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Cronaca

"Accendiamo il futuro", il 25 aprile la Riviera si illumina in difesa del turismo

Mario Erbetta chiede al sindaco e alla Giunta l'adesione all'iniziativa

Il Consigliere Comunale di Rimini Mario Erbetta chiede al sindaco, tramite un'interrogazione, di aderire all’iniziativa “Accendiamo il Futuro”, in programma il 25 aprile alle 22. Erbetta sollecita il primo cittadino e la Giunta ad aderire all’iniziativa concedendo il patrocinio e favorendo presso gli enti competenti e in particolare presso il Prefetto la possibilià di concedere dei permessi temporani di mobilità agli imprenditori per poter accedere alle loro attività per poter accendere le luci dei locali.

Inoltre, chiede al sindaco di convocare al più presto un tavolo di lavoro sul tema di come organizzare la stagione turistica 2020 e le iniziative da intraprendere per il futuro a cui far partecipare anche una rappresentanza degli imprenditori organizzatori dell’iniziativa.

Accendiamo il futuro: il progetto

Accendiamo il futuro, sabato 25 aprile alle ore 22 illuminiamo Rimini per non spegnerla per sempre! Tutti uniti per un sogno chiamato Turismo, tutti insieme per difendere il nostro e il vostro futuro. Chiediamo l’appoggio di tutti voi perchè solo tutti insieme possiamo raggiungere il nostro obiettivo… Illuminare Rimini e il nostro futuro. Il Covid-19 non spegnerà la nostra vita, i nostri sogni, le nostre idee e le vostre vacanze.

L’iniziativa è stata lanciata dal gruppo facebook “tutti Uniti per Rimini” da alcuni albergatori, ma l’iniziativa si è poi allargata dal lungomare al resto della città, e ad altre categorie economiche. Non solo una iniziativa per sensibilizzare l’opinione pubblica ma anche una richiesta alle Istituzioni di non dimenticare il comparto del turismo. In particolare una forte richiesta di poter lavorare nelle aziende (hotel, ristoranti, stabilimenti balneari) per essere pronti per la ripartenza. “Molti albergatori hanno gli hotel che sono dei veri e propri cantieri, fermi da oltre un mese, i bagnini, scrivono i promotori dell’iniziativa, e gli esercenti in spiaggia non possono accedere agli stabilimenti per fare i lavori e prepararsi in caso di riapertura, i ristoratori sono lasciati li nel limbo, con si apre non sia apre, se si apre bisogna stare a tot metri ecc ecc! Pretendiamo rispetto per il nostro lavoro, per quello che facciamo, per quello che creiamo, noi creiamo posti di lavoro, generiamo economia. Il nostro comparto è azzerato, azzerando il turismo in Romagna ne risentiremo tutti, anche fuori dalla Romagna, ne risentiremo noi imprenditori, i nostri dipendenti annuali o stagionali che vengono da tutta Italia, non facendo ripartire il turismo ne risentirà l’intera economia Italiana".

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