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Cronaca

La psicoterapeuta esperta in bullismo: "Entrambi personalità disturbate: è raro che la vittima diventi carnefice"

La psicologa Elena Falda analizza l'accoltellamento all'Istituto Alberti: "Sono ragazzi che hanno difficoltà a gestire gli impulsi, il sistema educativo fa crescere persone molto fragili"

"Quelli di oggi sono ragazzi che hanno difficoltà nel gestire i loro impulsi e il modello educativo attuale fa crescere persone molto fragili incapaci di coordinare le loro emozioni". A cercare di spiegare i motivi che hanno portato un 14enne, vittima di bullismo, ad accoltellare a scuola il proprio compagno di classe che lo sottoponeva a continue vessazioni è la dottoressa Elena Falda, psicologa e psicoterapeuta dell'età evolutiva esperta di bullismo, collaboratrice dell'associazione Codici Emilia-Romagna, che segue numerosi casi di ragazzi bullizzati tra Rimini e Milano. L'accoltellamento avvenuto all'Istituto Alberti di Rimini ha fatto riemergere con forza un tema estremamente delicato che, troppo spesso, viene sottovalutato o peggio ancora minimizzato come semplici screzi tra ragazzini ma che in realtà rappresenta un vero e proprio allarme per le generazioni più giovani in un periodo dove la pandemia ha fatto pagare un pesante dazio per le nuove generazioni.

Dottoressa, quello di Rimini è il classico caso in cui la vittima si trasforma in carnefice?
Il fatto che la vittima si ribelli e non subisca passivamente non accade così spesso perchè, chi subisce, risulta essere più debole e fragile quindi tende a chiudersi ulteriormente e a farsi del male. Per poter spiegare quello che è successo in quella scuola bisognerebbe analizzare le dinamiche del gruppo classe che rappresenta un vero e proprio sistema. Il ruolo del bullo va inserito in questo contesto e, dalle parole della preside, non si capisce se l'accoltellato sia o no un bullo. La situazione va approfondita in quanto, di solito, chi commette prepotenze è un narciso che tende a dominare la situazione mentre la vittima sviluppa una depressione e per questo difficilmente reagisce. In entrambi i casi, tuttavia, si sviluppano dei disturbi della personalità. Sicuramente in quella classe c'è stata della forte rabbia e, l'accoltellatore, l'ha raccolta buttandola addosso alla persona che poi ha ferito.

La scuola poteva fare qualcosa per evitare quanto accaduto?
Negli ultimi 2 anni, a causa della didattica a distanza, ben poco perchè gli insegnanti non sono più in grado di vedere le dinamiche che si sviluppano all'interno delle classi. Allo stesso tempo ignorano completamente i gruppi che si formano nelle chat tra i ragazzi e, proprio per questo, non hanno il polso della situazione. La Dad ha sviluppato problemi enormi perchè un insegnante, se in presenza, dovrebbe cogliere e capire i cambiamenti di atteggiamento dei suoi studenti e se questi diventano sempre più evidenti far scattare un campanello d'allarme e magari attivare gli sportelli di ascolto psicologico. In questa particolare situazione, invece, nessuno sembra essersi accorto di un problema che stava esplodendo. I ragazzi che hanno dovuto affrontare la pandemia rimanendo chiusi in casa hanno sviluppato una forte rabbia e dovrebbe essere il compito dell'insegnate unire il gruppo per sfruttare questa rabbia verso un obiettivo comune. Lasciandoli così slegati, personalità più forti tendono a prevaricare quelle più deboli. Purtroppo, in questo momento storico, il lavoro di un insegnante è un compito molto duro.

Pensa che entrambi i ragazzini riusciranno a venire fuori da questa storia?
Certamente sì ma per tutti e due sarà necessario intervenire subito con un supporto psicologico adeguato e non lasciati a loro stessi. Se, da una parte, il presunto bullo ha avuto i comportamenti descritti va aiutato a capire i motivi che lo hanno portato a comportarsi in questa maniera con il presunto bullizzato. Dall'altra parte, però, c'è stato anche un eccesso di impulsività che ha portato il ragazzino a presentarsi a scuola con un coltello e a usarlo contro il compagno quindi anche in questo caso ci possono essere dei disturbi della personalità. 

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