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Cronaca Coriano

Accoltellato per debiti di droga, resta in coma dopo il fendente all'addome

Il giovane nordafricano verrà sottoposto a un nuovo intervento chirurgico al "Bufalini" di Cesena dove si trova ricoverato

E' in coma farmaceutico al "Bufalini" di Cesena e, nella mattinata di lunedì, sarà sottoposto a un nuovo delicato intervento all'addome il marocchino 25enne accoltellato a Coriano nella serata di sabato scorso. Per il nordafricano i medici del nosocomio cesenate si sono riservati la prognosi e, al momento, le sue condizioni restano critiche. Nel frattempo è stato fissato per martedì l'interrogatorio di garanzia degli autori del fendente, padre e figlio entrambi foggiani, arrestati dai carabinieri della Compagnia di Riccione dopo il ferimento del 25enne sui quali pesa l'accusa di tentato omicidio. L'aggressione dello straniero è avvenuta verso le 21.30 nel centro di Coriano dove, secondo le ricostruzioni dei carabinieri, i due pugliesi di 45 e 21 anni sono arrivati in auto per incontrarsi con il marocchino residente a Montescudo. L'ipotesi degli inquirenti è che, dietro l'appuntamento, ci fosse una storia di debiti contratti dal ferito per questioni legate allo spaccio di stupefacenti.

Padre e figlio avrebbero quindi cercato di investire il 25enne ma, la manovra, non è riuscita ed entrambi sono scesi dall'abitacolo per affrontare di persona il giovane. Nella lite è spuntato un coltello da cucina che ha raggiunto all'addome il nordafricano procurandogli delle serie lesioni mentre, gli aggressori, sono fuggiti a tutta velocità. In corso Garibaldi, nei pressi della chiesa "Degli Orfani", sono accorsi i mezzi del 118 e i carabinieri con questi ultimi che sono riusciti a raccogliere immediatamente una serie di indizi che li hanno portati fino ai foggiani. Nel frattempo il 25enne è stato trasportato d'urgenza al "Bufalini" dove, nella notte tra sabato e domenica, è stato operato d'urgenza una prima volta. Arrivati all'abitazione di padre e figlio, gli inquirenti dell'Arma hanno trovato entrambi con ancora addosso delle tracce di sangue riconducibili all'aggressione e, su disposizione del sostituto procuratore Davide Ercolani, sono stati sottoposti a fermo.
 

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