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Cronaca

Accusa l'amante gay di avere una relazione con la propria moglie

Maturo parrucchiere finisce vittima del suo toy boy che si trasforma in uno stalker e lo minaccia di morte

Torbida vicenda, che ha sullo sfondo una relazione clandestina tra due uomini, quella discussa davanti al giudice monocratico del Tribunale di Rimini dove sul banco degli imputati siede un 37enne accusato di stalking, minacce e lesioni nei confronti di un parrucchiere 49enne costituitosi parte civile e assistito dall'avvocato Alessandro Pierotti. Tutto inizia nella primavera del 2017 quando il più anziano inizia ad essere perseguitato dal ragazzo con una lunga serie di messaggi minatori e minacce di morte che, nell'estate dello stesso anno, culminano con un'aggressione fisica. Il 37enne, difeso dall'avvocato Matteo Paruscio, quindi finisce a processo ma durante il dibattimento arrivano una serie di sorprese. Durante il dibattimento, infatti, emerge che a trasformarlo in uno stalker sarebbe stato il forte sospetto che il parrucchiere gli insidiasse la moglie dalla quale aveva avuto anche un figlio. Peccato, però, che i due uomini si conoscessero da quasi 15 anni, che avessero una relazione sessuale clandestina e che lo stesso parrucchiere abbia sempre sostenuto di essere totalmente gay e di non provare alcuna attrazione per le donne. Nell'udienza di martedì il legale dell'imputato ha presentato un certificato medico in cui si afferma che il 37enne non sia sano di mente e il giudice ha rinviato il procedimento al prossimo 28 aprile per la nomina di un perito che accerti la sua capacità di intendere e volere.

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