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Cronaca

Addio a Zanza, fissati i funerali per l'ultimo dei "vitelloni" romagnoli

La cerimonia si terrà presso il Cimitero Monumentale di Rimini, si attende una folla per l'ultimo saluto

E' stato fissato per sabato pomeriggio, alle 15 presso il Cimitero Monumentale di Rimini, il funerale di Maurizio Zanfanti deceduto prematuramente all'età di 63 anni nella notte tra martedì e mercoledì. Zanza, l'ultimo dei "vitelloni" romagnoli, è scomaprso a causa di un improvviso attacco cardiaco dopo un incontro di sesso con una escort 23enne dell'est Europa. La leggenda di Zanfanti era iniziata negli anni ’70 quando la Riviera romagnola pullulava di turismo e in particolar modo di bellezze straniere. Il lungomare e i locali notturni sono affollati da donne svedesi, francesi, inglesi, tedesche. Tra questi, uno su tutti: il Blow Up, con il suo buttadentro Maurizio Zanfanti, detto Zanza. Noto per la sua fama di latin lover, giunta oltre i confini italiani – tanto che le straniere arrivavano da tutta Europa per sperimentare lo spirito dell’amore latino – Maurizio aveva un atteggiamento estremamente gentile e il look ideale, un mix giusto per sedurre le donne. Era diventato talmente “famoso” per le sue doti al punto che la BILD, forse il più importante quotidiano tedesco – tanto per intenderci, siamo al livello del nostro “La Repubblica” – decise di scrivere un articolo su di lui.  Zanza, il rubacuori della Riviera dal fisico prestante, con pantaloni di pelle, stivaletti e gilet borchiati, che facevano impazzire le straniere. Petto moderatamente villoso, grosse collane e braccialetti non erano, però, l’unico ingrediente per ammaliare le donne. Zanfanti sosteneva di aver felicemente portato a termine atti sessuali con migliaia di turiste.

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