Cronaca

Adescava i ragazzini al luna park: prima la promessa di giri in giostra, poi la richiesta di foto osè

L'uomo, trovato in possesso di materiale pedopornografico, è a processo per presunte molestie a due ragazzini in occasione di una fiera nell'entroterra

Tommaso Torri Giornalista RiminiToday 29 maggio 2023 16:25

Un giostraio 56enne, residente nel bergamasco, è a processo con l'accusa di aver molestato due ragazzini. Già in passato era stato trovato in possesso di materiale pedopornografico. Le vittime, di 12 e 13 anni, secondo quanto ricostruito dalla denuncia erano state avvicinate dall'uomo nell'autunno del 2018, quando in occasione di una fiera nell'entroterra era stato allestito un luna park con diverse giostre. Il 56enne, che lavorava come responsabile di alcune attrazioni, avrebbe approfittato della situazione per avvicinare i ragazzini offrendo giri gratuiti su alcune di esse. Una volta carpita la loro fiducia, li convinceva ad accettare la sua amicizia sui social network o a scambiare i numeri dei cellulari. Ottenuti i contatti dei giovani, l'uomo li avrebbe contattati chiedendo loro di farsi dei selfie osè e di inviarglieli.

A scoprire quello che stava accadendo sui telefonini dei figli erano stati i genitori che, allarmati, erano corsi dai carabinieri per sporgere denuncia. L'inchiesta, partita dalla Dda di Bologna, aveva permesso di scoprire che il giostraio deteneva diversi filmati di natura pedopornografica ed è stato così rinviato a giudizio con un processo che si è aperto davanti al giudice Monocratico con l'accusa portata avanti dal sostituto procuratore Davide Ercolani delegato dalla Procura distrettuale di Bologna.

Il 56enne, difeso dall'avvocato Cinzia Bonfantini, secondo il suo legale sarebbe affetto da un ritardo mentale di grado medio e nel corso dell'udienza è stata chiesta la nomina di un consulente tecnico d'ufficio per stabilire se il giostraio sia in grado o meno di intendere e volere. Il dibattimento è stato aggiornato al prossimo 29 giugno per la nomina del perito.