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Cronaca

Alpini, il caso delle presunte molestie si sgonfia. "Sparate subito sentenze, ora si chieda scusa"

Prime reazioni a seguito della richiesta di archiviazione da parte della Procura della Repubblica per l'unica denuncia. Favero: "Amareggiato". Dal Veneto l'assessora Donazzan: "Vicenda ignobile"

Il tema delle presunte molestie durante l’Adunata Nazionale degli Alpini di Rimini torna alla ribalta su scala nazionale. Con una serie di prime reazioni a caldo. Accade a seguito della notizia giunta dalla Procura della Repubblica, che ha chiesto l'archiviazione dell'indagine sulle molestie denunciate da una ventiseienne durante l'Adunata, lo scorso maggio, a Rimini. Alla fine l’unica giunta alle forze dell’ordine.

In attesa di una possibile presa di posizione ufficiale da parte dell’Associazione Nazionale Alpini, che al momento non ha emesso comunicato, le prime poche parole sono state quelle di un “amareggiato” presidente Sebastiano Favero, numero uno dell’Ana, che all’Adnkronos dichiara: “Con grande amarezza dico che invece di generalizzare su un'intera associazione che ha dimostrato in tutti questi anni i suoi valori e i suoi ideali bisognerebbe essere più cauti. Invece, purtroppo, si sparano sentenze senza avere alcuna prova e poi non si ha neanche il coraggio di chiedere scusa".

Il tema è subito stato ripreso anche da molti parlamentari e politici. In particolare l’assessore regionale del Veneto Elena Donazzan (Fratelli d’Italia) ha scritto attraverso i suoi profili social. “Questa archiviazione scrive la parola fine su questa ignobile vicenda: è rimasto però il fango, che pesa sui cuori dei nostri Alpini e delle loro famiglie. Io mi auguro e mi aspetto che tutte coloro si sono lavate la bocca ed in maniera improvvida e colpevole hanno lanciato accuse o insinuato dubbi sugli Alpini ora chiedano scusa. Da parte mia, oggi come ieri, sarò sempre al fianco dei nostri Alpini”.

Interpellato da RiminiToday il presidente della sezione Bolognese-Romagnola dell’Ana Roberto Gnudi si limita a dire. “Attendiamo la posizione del Nazionale. Quando però ci sono segnalazioni di questo tenore vanno prese in considerazione seriamente, bisogna lasciare la magistratura fare tutte le verifiche del caso e se ci fossero stati dei risvolti avremmo dovuto assumere provvedimenti, con l’espulsione dall’associazione dei responsabili. Ciò però non è avvenuto, come apprendiamo ufficialmente, anche noi eravamo a conoscenza di una sola denuncia che non aveva avuto riscontri”.

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