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Cronaca

Gli Alpini al largo dell'Adriatico onorano i morti del "Galilea", fu colpito nel 1942 da un siluro inglese

L'Adunata prosegue con gli eventi del sabato a San Marino. Al teatro Galli in agenda l'incontro con il generale Figliuolo

La giornata di sabato della 93esima adunata si apre nelle acque del porto di Rimini con un ricordo che passa attraverso un viaggio in mare delle penne nere dell’Associazione Naufraghi del Galilea e dell’Associazione "Mai Daur" a bordo di una motovedetta della Capitaneria di Porto riminese. Usciti al largo, hanno lanciato una corona tricolore in mare per ricordare la tragedia di ottant’anni fa. Quello del 28 marzo 1942, quando il "Galilea", un piroscafo carico di Alpini della divisione Julia e di altri militari era diretto verso le coste italiane, dopo aver lasciato il fronte greco. Nella notte, in mezzo a un mare agitato, la nave venne mortalmente colpita da un siluro inglese: delle 1329 persone a bordo, per la maggior parte del battaglione Gemona (divisione Julia), se ne salveranno solo 279.

A bordo scoppia il panico. Gli Alpini che sanno nuotare sono pochi, alcuni si gettano in acqua per lo spavento e annegano al buio, altri si tuffano invano dalle scialuppe per tentare disperatamente di salvare chi grida aiuto. Il mare di Rimini questa mattina è stato l’occasione per ricordare i fatti di 80 anni fa e gli alpini di Gemona sepolti in mare con un’iniziativa portata avanti dai due sodalizi che hanno voluto ricordare quei giovani alpini e soldati.

La giornata è proseguita con la prima volta degli alpini all’estero per la loro adunata. A San Marino alle 9 in piazza della Libertà con l'Alzabandiera, poi con la deposizione della Corona alla Ara dei Volontari; quindi la sfilata lungo il centro storico fino a piazzale Kennedy per l'omaggio al monumento dedicato, donato dalla stessa associazione e lo scoprimento della targa ai Volontari; Corteo aperto dalla Banda Militare e dai Corpi militari di San Marino dopodiché l'incontro al Kursaal con le sezioni estere e militari straniere. Nel pomeriggio l’Adunata a Rimini per l’incontro con le autorità al Teatro Galli, al quale partecipa il generale Figliuolo.

Domenica 8 maggio prenderà il via il momento più solenne e atteso. La grande sfilata che concluderà la 93a Adunata Nazionale degli Alpini si apre domenica mattina alle 9 da piazzale Gondar. Decine di migliaia di alpini (normalmente in sfilata se ne contano circa ottantamila) percorreranno in direzione nord il Lungomare Di Vittorio e Viale Regina Elena, in file di nove, sino alla zona di scioglimento del corteo, all’altezza di piazza Marvelli. All’altezza del Bagno 72 passeranno davanti alla Tribuna d’onore, rendendo omaggio alle autorità (è annunciata la presenza del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, insieme al ministro Colao), al Labaro Nazionale dell’Ana e alle Bandiere di guerra di tutti i reggimenti delle Truppe Alpine.

La sfilata, che durerà sino a sera, prevede il passaggio degli alpini suddivisi in settori, preceduti dalle formazioni militari, dalle Sezioni estere e da Protezione Civile e Sanità Alpina. Ad accompagnarli saranno una ottantina di fanfare e bande. L’ordine di sfilamento è inversamente proporzionale alla provenienza degli alpini: chi viene dalle province più distanti sfilerà per primo. A chiudere la sfilata saranno i padroni di casa della Sezione Bolognese Romagnola.

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