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Cronaca

Le attiviste di "Non una di meno" accusano gli Alpini di cat-calling e molestie nei confronti delle donne

Secondo le attiviste, in poche ore sono arrivate 36 testimonianze sui social. La notizia è stata riportata durante le ultime ore da numerosi media nazionali

Balli, canti, sana goliardia. Ma in queste prime ore di Adunata si sarebbero registrati anche alcuni eccessi. La notizia è stata riportata durante le ultime ore dai media nazionali, a partire dalle edizioni bolognesi di Repubblica e Corriere della Sera. Secondo alcune delle testimonianze raccolte dall'account Instagram di Non una di Meno Rimini si sarebbero registrati casi di cat-calling e molestie da parte degli alpini a Rimini da giovedì per la 93a adunata nazionale fino a domenica 8 maggio.

"Ieri sera mentre andavo in bici mi hanno fermata cercando di farmi entrare in un capannone, io sono scappata pedalando più veloce". "Ieri sera stavo facendo il sottopassaggio di viale Principe Amedeo e c'era questo gruppo di alpini ubriachi, mi sono sentita in pericolo". "Ieri nel tardo pomeriggio rientrando a casa a piedi sono stata molestata da alcuni alpini che mi ha urlato: 'ciao bella figa perché non vieni con noi' con gesti eloquenti rispetto a quello che avrebbero voluto fare". Sono queste alcune delle frasi riportare sui profili social dalle attiviste, che hanno innescato il dibattito.

Secondo le attiviste, in poche ore sono arrivate 36 testimonianze sui social. Inoltre, al sondaggio lanciato dalla pagina 'Ti sei sentita molestata dagli alpini?', spiega un'attivista, ci sono state 57 risposte: ci sono 36 'si' e 21 'no' (ma 15 dei quali sono uomini).

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