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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Aeroporto: è battaglia davanti ai giudici del Tar per il 'Fellini' di Rimini

L'amministratore unico di Airiminum, Leonardo Corbucci: "chi solleva dubbi sulla competenza e sulla trasparenza della mia società è il concorrente classificato con il peggior punteggio nella gara"

Airimunum risponde al fuoco delle polemiche scatenato da una delle cordate sconfitte nella gara per la gestione dell'aeroporto di Rimini. Dopo che l'8 aprile il Tar dell'Emilia Romagna ha iniziato l'esame del ricorso con cui il Consorzio sviluppo aeroporto chiede l'annullamento della gara, è l'amministratore unico della società, Leonardo Corbucci, a dire che "risulta curioso che chi solleva dubbi sulla competenza e sulla trasparenza della compagine societaria di AIRiminum 2014 sia il concorrente classificato con il peggior punteggio nella gara". Per la cordata sconfitta Airiminum non possiede "esperienza, risorsa, formazione e conoscenza in merito alla gestione di un aeroporto".

"Per quanto riguarda le contestazioni relative ai presunti vizi di forma del bando Enac, Airiminum si colloca nella posizione di osservatore interessato e confida sulla bontà delle ragioni presentate dalla stazione appaltante" replica Corbucci, "con riferimento, invece, ai rilievi rivolti direttamente ad Airiminum 2014, oltre a ricordare che per alcuni di essi gli stessi ricorrenti sono già stati querelati" rileva l'amministratore della socieà, "risulta curioso che si tratti dello stesso concorrente che ha ritenuto opportuno far dimettere il proprio presidente subito dopo la partecipazione al bando". In attesa di pronunciarsi, il Tar non ha accolto la richiesta di sospensiva e l'aeroporto è operante.

Sulla nuova gestione dello scalo riminese sono intervenuti anche i grillini che, in una nota stampa, segnalano la "troppa incertezza" sul futuro del "Fellini". " Per quanto riguarda la "vicenda Fellini" - spiegano - abbiamo denunciato una grave mancanza di trasparenza ormai troppe volte, dalla procedura di assegnazione, su cui ancora oggi non è stata fatta luce ma anche sul "progetto" di rilancio strategico dell'aeroporto. Il piano industriale, se così si può chiamare un insieme di slide, non ha dato risposte nemmeno quando è stata concessa la licenza. Ora è passato tanto tempo e ancora non ci sono né piano strategico ma soprattutto non ci sono i soldi per sostenere un aeroporto a norma. Per essere chiari: la tecnica dello slogan serve solo per riempire le pagine dei giornali, ma non per rendere cieco chi veramente lotta per il suo territorio. I tre milioni di passeggeri sono una bufala proprio come lo erano le millanterie di Aeradria. I rapporti con le maestranze sono pessimi ed oggi veniamo anche a sapere che c'è l'intenzione di chiedere contributi alla Regione per il comarketing, la stessa tecnica con cui è stata fatta fallire la precedente gestione".

"Le tecniche non possono che essere le stesse - concludono - visto che questa svendita in saldo è stata voluta e favorita dal Partito Democratico, le cui intromissioni si fanno ben notare nella sfilza di società che sorreggono il gioco di finanza "creativa", non di meno stridono in maniera imbarazzante i continui proclami e tentativi di accesso al podio del Sindaco, di cui facciamo notare si stanno ancora accertando le responsabilità del primo ed ancora fumante fallimento. Non vorremmo che questa acquisizione fosse null'altro che un tentativo di speculazione. A causa di questo timore per il M5S è molto importante che i nuovi gestori diano garanzie, in primis economiche, ed eliminino ogni dubbio assicurando una gestione solida, trasparente e indipendente dalle ingerenze politiche che hanno portato al fallimento di Aeradria e alla chiusura dell'aeroporto". 

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