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Cronaca

La guerra azzera il turismo dall'Est, Corbucci: "Perderemo 50 voli a settimana e 300mila passeggeri"

Lo sfogo dell'amministratore delegato di Airiminum: "Su 1.800 alberghi, almeno 1.799, non vedono l’ora che i russi possano tornare. Turisti, gente innocente, che magari ha subìto anche delle perdite"

La guerra in Ucraina ha già sortito delle pesantissime ripercussioni in chiave turistica su tutto il territorio della Romagna. E’ l’amministratore delegato di Airiminum Leonardo Corbucci a spiegare la portata e quanto il conflitto peserà direttamente in chiave economica su tutta la Riviera.

Leonardo Corbucci, avevate investito come aeroporto tantissimo sul turismo in arrivo dall’Est. A fronte della guerra ci può illustrare il quadro attuale?

“L’impatto della guerra nei nostri confronti? Quest’anno avevamo in programma dieci voli settimanali dall’Ucraina e una quarantina dalla Russia, parliamo di 50 voli che moltiplicati per una media di 300 persone, per 25 settimane, avrebbero cubato oltre 300mila passeggeri. Nel 2022 puntavamo a fare un volume di arrivi superiore al 2019, poteva essere un record per tutti gli aeroporti italiani, migliorare gli standard del 2019. E invece…”.

Aeroporto - Viaggio all'interno di uno scalo che ora pensa in grande

C’è chi dice di non voler nemmeno più ospitare i turisti russi. Lei cosa ne pensa?

“Penso che c’è chi per ottenere un po’ di pubblicità va a speculare su un dramma che riguarda delle popolazioni che stanno soffrendo. Su 1.800 alberghi, almeno 1.799, non vedono l’ora che i russi possano tornare. Turisti, gente innocente, che magari ha subìto anche delle perdite. Attenzione quando ci esprimiamo, perché si rischia di compiere un danno per gli operatori. Senza entrare nel merito, le vere vittime sono i cittadini ucraini e russi, io non farei una distinzione tra i popoli”.

Secondo le sue previsioni, quale sarebbe stata la portata del turismo dall’Est per il 2022?

“Quest’anno, senza la guerra, ci sarebbero stati volumi di turisti russi che in passato non si erano mai visti. Stiamo portando le principali compagnie di linea, avevamo dalla Russia principalmente voli charter, ma quel mondo si è andato a sgretolare. Avevamo convinto le principali compagnie, di cui una che non abbiamo ancora potuto annunciare, pronte a fare scalo su Rimini. Doveva essere una ricchezza non solo per l’aeroporto ma per tutto il territorio di Rimini, speriamo che questa tragedia passi subito”.

Qualche settimana fa avevate annunciato l’accordo con il tour operator Anex Tour, che puntava quasi tutto sui mercati russi e ucraini. E ora?

Anex tour aveva annunciato due voli dall’Ucraina, che dovevano diventare quattro. In più però c’era un piano di 15 voli settimanali dalla Russia. Da cinque distinte destinazioni. Il giornaliero da Mosca di Pobeda è invece stato cancellato per i primi tre mesi, ad oggi ha spostato il primo volo al 1° giugno. Le compagnie russe non possono volare sui nostri cieli, questo conflitto sta condizionando i programmi del 2022 dell’aeroporto e questo avrà ricadute negative sul territorio”.

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