Al Fellini numeri lontani dal 2019, ma si torna a macinare passeggeri. Polonia primo Paese per arrivi
Con i dati relativi al mese di settembre, dall’inizio dell’anno i passeggeri circolati nello scalo riminese sono quasi 180 mila, pochi rispetto ai 330 mila del 2019 molti rispetto ai 36 mila del 2020 in pandemia
I numeri restano lontani da quello che fu il bilancio del 2019. Prima del Covid. E quando ancora il turismo in arrivo dalla Russia era al vertice delle classifiche dall’estero. L’aeroporto Fellini di Rimini-San Marino, in un quadro notevolmente mutato, torna tuttavia a macinare passeggeri che a queste latitudini significa soprattutto turismo balneare: con i dati relativi al mese di settembre, dall’inizio dell’anno i passeggeri circolati nello scalo riminese sono quasi 180 mila (177.801), pochi rispetto ai 330 mila del 2019 sempre al 30 settembre, molti rispetto ai 36 mila del 2020 e ai 50 mila del 2021 nel cuore della pandemia. Se a fine 2019 i passeggeri complessivi furono 392 mila, ora Rimini sfiorerà i 200 mila.
Nel mese di settembre i passeggeri totali sono stati 31.300 di cui 338 di aviazione generale, che sono il -48% rispetto al 2019. Per quanto riguarda la ripartizione dei passeggeri di aviazione commerciale per Paese/Destinazione al primo posto c’è la Polonia che vale 39.708 passeggeri (Cracovia 14.248, Varsavia 25.460), seguita dall’Ungheria con 36.358 passeggeri tutti su Budapest, al terzo posto i voli Nazionali in Italia (31.296) con Palermo davanti a Cagliari. Cresce l’Albania con i 23.368 passeggeri per Tirana. A seguire Regno Unito, Lituania e Austria.
Ryanair si conferma compagnia aerea dominante nello scalo (127.210 passeggeri Ue più 11.215 extra Ue), seguita da Wizzair che oggi vale al Fellini 20 mila passeggeri.