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Cronaca

Aeroporto, giornata di passione: la Procura dice no al concordato

Giornata vissuta sul filo di lana per l'aeroporto di Rimini "Federico Fellini". Sui piani della società di gestione Aeradria si mette di traverso la Procura della Repubblica, in una delicata udienza in tribunale

Giornata vissuta sul filo di lana per l'aeroporto di Rimini “Federico Fellini”. Sui piani della società di gestione Aeradria si mette di traverso la Procura della Repubblica, in una delicata udienza in tribunale. In particolare per la Procura di Rimini, Aeradria non deve essere ammessa al concordato in continuità. Lo ha sostenuto in udienza, al termine di una relazione fiume durata quattro ore, il sostituto procuratore Gemma Gualdi davanti alla corte del Tribunale riminese presieduto dal giudice Rossella Talia.

Mercoledì è infatti stata ufficialmente presentata l'istanza di Aeradria per l'ammissione all'accordo in continuità, quello previsto dal decreto Sviluppo del Governo Monti ed entrato in vigore l'11 settembre 2012: nell'accordo al vaglio del Tribunale, Aeradria propone di soddisfare i debiti dal 15% al 19% tra creditori privilegiati e non, entro il 2016. Presente in aula tra gli altri il presidente Aeradria, Massimo Masini. Alla fine l'udienza è stata aggiornata al 6 di maggio, termine che servirà alla difesa, rappresentata dall'avvocato Federico Dettori del Foro di Bologna, per presentare delle contro deduzioni.

Non è tuttavia l'unico fronte giudiziario aperto: secondo la Procura, che ha anche aperto un fascicolo di indagine, Aeradria non avrebbe le carte in regole per usufruire della possibilità prevista per le aziende a rischio fallimento. Due i principali motivi addotti dalla Procura nel suo parere non vincolante per il Tribunale e cioé: Aeradria, essendo una società con soci enti pubblici a capitali pubblici e privati, dovrebbe accedere all'amministrazione controllata, con nomina di un commissario da parte del ministero dei trasporti. In secondo luogo, la Procura avrebbe ravvisato nei documenti presentati da Aeradria dati economici non veritieri, non solo nei Bilanci, ma anche in altre iscrizioni. Proprio questo punto si legherebbe all'indagine penale, affidata alla Guardia di Finanza e coordinata dal procuratore Paolo Giovagnoli e il sostituto Gemma Gualdi per cui sarebbero gia stati iscritti nel registro degli indagati, per il reato previsto dall'articolo 236 della legge fallimentare, gli amministratori, ossia tutto il Cda, di Aeradria.

Sempre secondo le ipotesi della Procura, i crediti inesistenti all'origine sarebbero scaturiti dalle promesse di finanziamento ottenute dagli enti pubblici soci di Aeradria (tra cui Provincia e Comune di Rimini, Comune di Riccione, Misano, Ente Fiera). Ossia "lettere di patronage" sulla base delle quali Aeradria avrebbe ottenuto delle anticipazioni dalle banche, prima tra tutte la Cassa di Risparmio di Rimini che vanta un credito nei confronti della società riminese di 9milioni di euro. A quanto risulterebbe agli atti della Procura le promesse di finanziamento da parte degli enti non si sarebbero mai trasformate in versamenti né in delibere delle stesse amministrazioni. Su Aeradria sono già stati presentanti due esposti, uno del Movimento 5 Stelle in Procura e l'altro al Sel alla Corte dei Conti.

MASINI - Da parte sua commenta il presidente di Aeradria Massimo Masini: “Abbiamo ascoltato con attenzione le considerazioni e le contestazioni del Pubblico Ministero e saremo in grado di rispondere puntualmente su ciascun punto in vista della prossima udienza, fissata per il giorno 6 maggio 2013, così come stabilito dal Tribunale di Rimini". "Confidiamo - ha aggiunto Masini - nella correttezza giuridica ed economico-finanziaria della proposta di concordato e dei relativi documenti di legge presentati presso il Tribunale di Rimini lo scorso 2 aprile. Confermiamo che tutti gli atti, le attività e le azioni precedenti, sono sempre state adottate nell'interesse superiore dell'Aeroporto internazionale Federico Fellini di Rimini-San Marino, delle sue attività volative e del suo sviluppo futuro".

VITALI - Sulla questione è intervenuto anche il presidente della Provincia, Stefano Vitali: “In riferimento alla procedura di concordato preventivo relativa ad Aeradria, per quanto riguarda gli elementi oggettivi avanzati in sede di esposizione da parte della Procura di Rimini, gli unici su cui reggono le decisioni del Tribunale, verranno naturalmente prodotti nei tempi stabiliti tutti gli argomenti utili alla loro confutazione”.

GNASSI - “Quella di mercoledì è stata la prima udienza sulla procedura di concordato preventivo relativa ad Aeradria su cui è chiamato ad esprimersi il Tribunale - afferma il sindaco Andrea Gnassi -. Lo sviluppo del dibattimento permetterà sicuramente di valutare tutti gli elementi necessari alla decisione finale. In un contesto italiano dove le comunità locali sono state lasciate sole, in particolare per il turismo, l’aeroporto per Rimini non rappresenta un vezzo o una questione di campanile, ma una struttura strategica. E’ un dato oggettivo che per Rimini chi arriva all’aeroporto non è un passeggero che vi transita, ma un turista che rimane per giorni, contribuendo allo sviluppo dell’economia e dei posti di lavoro”.

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