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Cronaca Cattolica

Aggressione xenofoba a Cattolica, in carcere i tre responsabili

I Carabinieri di Cattolica hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere per i tre giovani di Pesaro responsabili, il 9 aprile scorso, dell'aggressione ai danni dei due cittadini extracomunitari

I Carabinieri di Cattolica hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere per i tre giovani di Pesaro responsabili, il 9 aprile scorso, dell'aggressione ai danni dei due cittadini extracomunitari avvenuta all'interno di una rivendita di tabacchi, mentre questi ultimi due erano intenti ad acquistare sigarette dal distributore automatico. I tre (D.M, 26 anni, di origine sarde ma residente a Colbordolo, L.S., 23enne e D.M, 25 anni, tutti e tre con vicende penali a carico) hanno picchiato e accoltellato i due malcapitati con un fendente al torace e uno alla gola, dandosi poi alla fuga e facendo perdere le proprie tracce.

La ricostruzione dei fatti
I Carabinieri della Tenenza di Cattolica ed i colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Riccione, a conclusione di un’incessante attività investigativa avviata immediatamente dopo l’aggressione, grazie all’esame delle videoriprese delle telecamere presenti sul posto ed all’analisi delle testimonianze assunte dai testimoni, hanno appurato che il cittadino marocchino, non essendo riuscito ad acquistare le sigarette dal distributore automatico in quanto la banconota inserita si era incastrata, notando il gruppo di giovani, aveva chiesto se potevano offrirgli una sigaretta, ricevendo quale risposta “negro di merda”. Quindi, reagendo all’offesa, il giovane marocchino aveva replicato affermando “queste parole a me non le dici” e ciò aveva scatenato la reazione del gruppo di giovani con il conseguente accoltellamento dei due extracomunitari.

Dopo l’accoltellamento i giovani, utilizzando cinghie per i pantaloni e la sedia di un bar, avevano continuato a seguire i ragazzi feriti con l’intento di percuoterli per aggravare ulteriormente le loro condizioni, non riuscendo nel loro intento solo a causa della fuga dei due malcapitati ed al contemporaneo soccorso prestato loro da un ragazzo che era occasionalmente passato in zona a bordo del suo scooter.

Anche grazie alla collaborazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Pesaro-Urbino, i militari di Cattolica sono riusciti ad identificare i responsabili della vile aggressione: l'ipotesi formulata dai Carabinieri è che l'aggressione sia stata attuata per "futili motivi riconducibili ad odio e discriminazione razziale".

I tre giovani italiani sono stati così rintracciati presso le rispettive abitazioni, ove venivano inoltre rinvenuti e sequestrati gli indumenti indossati durante l'aggressione e alcune fotografie di Hitler e Mussolini, piccole spillette con svastiche naziste e riviste riconducibili a formazioni di estrema destra.
 
Le decisioni del Giudice

Ora, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Rimini, Dott.ssa Sonia Pasini ha emesso "per l’appunto un’ordinanza di applicazione in conferma di misura cautelare personale che, oltre a confermare la bontà dell’impianto probatorio raccolto e documentato dagli investigatori, ha anzitutto riconosciuto il movente del gesto in ragioni di discriminazione razziale, evidenziate dagli insulti rivolti nel frangente dagli aggressori alle malcapitate vittime: inoltre, è stata riconosciuta la sussistenza di specifiche esigenze cautelari, essendovi la concreta possibilità di reiterazione del reato in capo ai tre indagati, sia per l’estrema gravità del fatto in sè, oltre che in ragione della personalità del terzetto, costituito da militanti di estrema destra".

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