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Cronaca

Aumentano gli 'over 45' che hanno perso il lavoro: dal Comune aiuti per 500mila euro

Sono proprio i lavoratori “maturi”, inoltre, a costituire oltre il 60% di quanti sono ancora inseriti nelle liste di mobilità al 31 dicembre scorso

Sono circa 500mila gli euro investiti dall'amministrazione comunale di Rimini per le persone “over45” che hanno perso il lavoro. Mentre sono oltre 1.300 quelle seguite direttamente dallo sportello sociale. "L'amministrazione comunale di Rimini sta cercando di rendere i propri strumenti di supporto sociale più dinamici, flessibili e lungimiranti - commenta Gloria Lisi, assessore ai servizi sociali del Comune di Rimini –. Non ci si può fermare a dare risposte solo di carattere emergenziale a determinate categorie di svantaggio ma è necessario riuscire ad intervenire per intercettare un disagio spesso più diffuso e meno codificabile, che va ad incidere profondamente sulla dignità delle persone. In questo il tema del lavoro è certamente emblematico. Stiamo lavorando ad un mix di interventi economici e nuove leve occupazionali e formative insieme a tutti gli attori del territorio, cercando di individuare soluzioni anche innovative”.

Lo Scenario occupazionale - Dagli ultimi dati disponibili è evidente la tendenza verso un progressivo innalzamento nell'età degli utenti che si presentano ai centri per l'impiego in seguito alla perdita del lavoro, considerando che dal 2006 al 2013 gli ultra 45enni sono saliti da poco più del 22% a circa il 30%. Sono proprio i lavoratori “maturi”, inoltre, a costituire oltre il 60% di quanti sono ancora inseriti nelle liste di mobilità al 31 dicembre scorso. Oltre che ad essere a livello quantitativo la fascia di età più colpita dagli effetti della crisi, essi sono anche quelli che spesso hanno meno risorse psicologiche per affrontare improvvisamente un cambiamento strutturale come quelli imposti in questi anni dalla crisi economica con i suoi corollari di licenziamenti e nuovi stili occupazionali richiesti.

Un utenza che dunque che rischia di passare dai centri per l'impiego a quella dei servizi sociali comunali. Situazioni complesse, storie differenti che racchiudono ognuna bisogni, aspettative e possibilità da indagare ad affrontare insieme ai professionisti degli sportelli sociali che, spesso, oltre ad emergenze economiche devono affrontare anche crisi psicologiche e aiutare le persone a ricostruirsi, insieme alle famiglie, nuovi progetti di vita.

Dati Sportello Sociale Comune di Rimini - Solo dal primo gennaio 2013 al 30 giugno scorso sono stati 2535 gli utenti che si sono presentati per un colloquio con le assistenti sociali dello sportello sociale del Comune di Rimini. Di queste, circa il 55%, hanno più di 45 anni e, all'interno di questa categoria, sono in particolare 636 quelle con più di 50 anni (il 27% sul totale degli utenti). Un numero consistente che manifesta di una crescente difficoltà da parte di una popolazione che, se un tempo era la parte più consistente di lavoratori attivi, oggi rischia gradualmente di scivolare verso scenari di instabilità occupazionale e, di conseguenza, anche sociali e di sussistenza.

Per alcuni di essi il problema è prevalente quello di tipo economico, e per essi il bilancio dello sportello sociale prevede un investimento che solo nel 2013 ha toccato complessivamente quota 430mila euro (per tutti gli utenti dello sportello, non solo per gli over 45). Sono stati avviati anche interventi per due nuove categorie specifiche di “svantaggio”, come quelli dei lavoratori licenziati sopra i 55 anni (e difficilmente ricollocabili per mansioni e competenze) e per gli ultra cinquantenni con figli minori a carico. Nel primo caso si sono attivati 42 interventi specifici, nel secondo si sono seguiti e sostenuti 10 nuclei famigliari formati da disoccupati con più di 50 anni e figli minori.

Per altri utenti si è cercato invece di lavorare su esigenze più strutturali, con interventi in grado di renderli progressivamente autonomi e offrendo loro nuove e maggiori competenze spendibili sul mercato del lavoro. In questo caso i numeri sono più ridotti perché è previsto un importante lavoro di formazione, consulenza e monitoraggio. Tra questi va certamente evidenziata la leva della formazione professionale. Solo nel 2013, ad esempio sono state 24 le persone segnalate al centro per l'impiego per l'avvio di un percorso formativo ed occupazionale riservato agli utenti dello Sportello Sociale Professionale in carico. Circa duecento gli utenti che complessivamente hanno partecipato invece a corsi di formazioni non riservati a utenza specifica e sono stati inseriti nei percorsi orientativi e di accompagnamento dei centri per l'impiego.

Agevolazioni tariffarie per la frequenza dei servizi scolastici e per l'infanzia - Un servizio che si rivolge alle famiglie di lavoratori colpiti dalla crisi economica con figli frequentanti le scuole e i servizi per l'infanzia nel Comune di Rimini. Solo nel 2013 sono state 29 le famiglie a cui sono stati applicati sconti o, nei casi più estremi, l'esonero delle rette scolastiche o per i servizi di infanzia. Un investimento complessivo per l'anno scolastico 2013-2014 di circa 65mila euro. Una tipologia di risposta che, almeno a livello regionale, non ha riscontro in altre amministrazioni. Uno sforzo specifico per cercare di alleviare alle famiglie già colpite a livello occupazionale (di uno o in casi più gravi di entrambi i lavoratori), il carico economico relativo ai servizi educativi per i loro figli. Un servizio che, pur di carattere economico, assume caratteri fortemente personalizzati, essendo modulabile sui singoli casi e va dall'esonero totale delle rette, alla loro riduzione fino a modalità di pagamento in grado di favorire il più possibile le attuali difficoltà, si spera contingenti, del nucleo famigliare.

Clausole sociali negli appalti pubblici del Comune di Rimini -  Uno strumento utile a far si che l’interesse pubblico all’acquisizione di servizi si coniughi con l’interesse pubblico che tale acquisizione avvenga con l’inserimento lavorativo di cittadini svantaggiati. Solo nel 2013 sono state ben 27 gli utenti in carico allo sportello sociale inseriti in percorsi di inserimento lavorativo grazie all'approvazione del Regolamento sugli appalti pubblici che favoriva l'inserimento lavorativo di persone svantaggiate negli appalti pubblici promossi da Palazzo Garampi.

Il Regolamento delle procedure di affidamento di servizi per l’inserimento lavorativo di persone in condizione di svantaggio del Comune di Rimini approvato in data 06.12.2012 con Delibera Consiglio Comunale n. 75, in questo primo anno di applicazione, ha avuto un buon riscontro sia in termini di assunzioni che in termini di creazione di una nuova modalità di segnalazione e successivo monitoraggio degli inserimenti lavorativi, entrambi gestiti dal nuovo Gruppo di Raccordo appositamente costituito per l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate. Il Gruppo di Raccordo dal Regolamento è formato dal Comune di Rimini, dal Centro per l’Impiego, dall'Ausl, da una rappresentanza delle Cooperative sociali di tipo B e una delle organizzazioni no profit.

Il nuovo Regolamento ha permesso di esigere dalle stazioni appaltanti l’assunzione di soggetti svantaggiati appartenenti alle categorie segnalate dall’Ente Locale per un ammontare minino del 15% del monte ore complessivo necessario all’espletamento del servizio a Bando. Finora la percentuale di ore messe a disposizione dalle Ditte aggiudicatarie è stata pari al 25%, permettendo alle ditte di prendere un punteggio più alto in fase di gara. Il punteggio relativo alla clausola sociale, per regolamento, corrisponde a 2/5 del punteggio previsto per l’offerta tecnica, e rappresenta quindi un punteggio strategicamente importante che spinge l’impresa concorrente a presentare dei progetti di inserimento lavorativo di qualità.

In questo primo anno di applicazione si sono create opportunità lavorative per 27 svantaggiati. In particolare a causa della specificità delle gare d’appalto, rivolte a servizi nelle scuole materne, si è data ampia risposta alla categoria madri sole e alle donne over 55; Categoria che, grazie a questa particolare tipologia di intervento, ha ricevuto una risposta dei servizi pari al 100%, essendo al momento tutte occupate in questi percorsi attivi di inserimento lavorativo.

Progetto empowerment e qualità del lavoro - Un progetto innovativo che più di ogni altro rappresenta il nuovo approccio al welfare da parte del Comune di Rimini e maturato a seguito del percorso partecipativo, avviato sul territorio tra una pluralità di soggetti operanti nel mondo del lavoro, all'interno di “Rimini venture”, il Piano strategico del Comune di Rimini. Un raccordo strategico e virtuoso con i Centri per l'impiego della Provincia di Rimini e con il mondo produttivo locale.

Una proposta sperimentale di “Welfare Attivo”, nell’ottica di limitare e ridurre progressivamente i tratti assistenzialistici degli interventi alle persone svantaggiate. Il percorso partecipativo del progetto, ha evidenziato la necessità di promuovere interventi di formazione e inserimento lavorativo per persone over45, che si trovano disoccupate a causa della crisi, dopo un lungo periodo di occupazione stabile, prevalentemente con le stesse mansioni e nello stesso luogo di lavoro. Il progetto, attualmente nella fase di realizzazione, vede il coinvolgimento attivo di 24 imprese locali, che hanno dato disponibilità per 32 tirocini al loro interno.

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