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Cronaca

Il dramma di Alessia e Giulia, la scatola nera del treno rivela gli istanti prima dell'investimento mortale

La Procura di Rimini ha acquisito i dati memorizzati nella motrice che ha travolto le due sorelle bolognesi nella stazione ferroviaria di Riccione

Sono stati acquisiti dalla Procura di Rimini, che ha aperto un fascicolo conoscitivo ossia non costituente notizia di reato, i dati della scatola nera del treno Frecciarossa che lo scorso 31 luglio ha travolto uccidendole le due sorelle bolognesi Alessia e Giulia nella stazione di Riccione. Secondo quanto emerso dalle registrazioni il convoglio ad alta velocità, che non avrebbe dovuto fermarsi nello scalo ferroviario della Perla Verde, procedeva ad un'andatura consona per quel tratto di strada ferrata anzi. Nell'attraversare la stazione il Frecciarossa doveva tenere una velocita tra i 180 e i 200 chilometri all'ora ma, dall'analisi, il treno andava addirittura leggermetne più piano. Da primato, invece, i tempi di reazione del macchinista che in una frazione di secondo appena si è accorto della presenza delle due ragazze sulla massicciata ha azionato la frenata d'emergenza che si è però rivelata inutile con il muso della motrice che ha preso in pieno le sorelle uccidendole sul colpo. Una ulteriore analisi sullo stato della linea ferroviaria, inoltre, non ha fatto emergere problematiche di sorta agli impianti. Resta dunque un mistero cosa ci facessero Giulia e Alessia Pisanu, di 17 e 15 anni, alle 7 del mattino in mezzo ai binari.

Al momento la ricostruzione di quanto avvenuto si ferma alcuni momenti prima del tragico investimento quando le sorelle, dopo una notte trascorsa in una discoteca sulle colline, avevano chiesto un passaggio in auto ad alcuni ragazzi che le avevano lasciate davanti alla stazione ferroviaria. L'ultimo ad aver parlato con loro era stato l'automobilista, un 24enne, che le aveva viste la sera precedente in discoteca e di aver rivisto nuovamente la maggiore fuori dal locale stesa a terra, stanca ma non in uno stato di particolare alterazione. Giulia stessa aveva raccontato di essere particolarmente provata perché aveva lavorato tutto il giorno prima di partire con la sorella per andare a ballare a Riccione. Durante il tragitto, dalla discoteca alla Stazione, era stata invece Alessia, la più giovane, a chiedere in prestito il cellulare per poter fare una telefonata al padre. Il suo era scarico e alla sorella avevano rubato borsa e telefonino, come era anche emerso dalla testimonianza del barista della stazione che quando le aveva viste in mezzo ai binari aveva urlato loro di allontanarsi ma nonostante l'avvertimento erano state travolte dal treno.

Il dramma di Giulia e Alessia ha sconvolto le città di Riccione e Castenaso, dove le due sorelle risiedevano, con entrambe le comunità che si sono strette attorno ai famigliari delle giovanissime vittime. Il sindaco di Riccione, Daniela Angelini, accorsa sul posto alla notizia della tragedia, aveva dichiarato "Un brutto risveglio per me e per la città sia come sindaco che soprattutto come mamma".

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