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Cronaca

Alex Zanardi si racconta davanti ai 1300 ragazzi di San Patrignano

Zanardi ha risposto alle numerose domande dei ragazzi che hanno voluto chiedergli come si possa andare avanti e raggiungere obiettivi prestigiosi dopo il terribile episodio del 2001 negativi che ha segnato l'esistenza del pilota e atleta bolognese.

“Ognuno di voi ha una grande sfida di fronte a sé, ma credo che il percorso che state facendo sia un'opportunità, un qualcosa che vi deve regalare il diritto di guardare nello specchio una figura che vi fa sentire orgogliosi di aver fatto un altro passo verso il vostro obiettivo”. Questo il messaggio che Alex Zanardi ha lasciato ai ragazzi della comunità di San Patrignano. Zanardi è stato ospite sabato del Networking Day 2016, organizzato per il quarto anno consecutivo da Evolution forum di Gianluca Spadoni e lo stesso Alex ha voluto dedicare un momento solo ai ragazzi della comunità. Accolto da un grande applauso, Zanardi ha risposto alle numerose domande dei ragazzi che hanno voluto chiedergli come si possa andare avanti e raggiungere obiettivi prestigiosi dopo il terribile episodio del 2001 negativi che ha segnato l'esistenza del pilota e atleta bolognese.

“Ciao ragazzi, sono così emozionato che mi tremano le gambe – ha esordito ironicamente Zanardi - se ripenso a tutto quello che sto facendo, perdere le gambe per me è diventato il mio lavoro. La gente riflette su quello che ho fatto, mi dicono che sono un esempio per gli altri, ma per chi ha già affrontato una situazione difficile posso essere illuminante”. Particolarmente toccante l'intervento di Alessia, che ha colto l'occasione per chiedere lumi su come si possa lei stessa superare il momento di crisi che sta vivendo, che la sta portando a pensare di abbandonare il percorso: “Nel mio percorso riabilitativo ho conosciuto persone che hanno fatto molto più di me. Quale è quel limite che ci mette a sedere per sempre? - si chiede Zanardi - Per ognuno di noi è diverso. Dire 'io ce l'ho fatta' nonostante quel problema o quel limite è una vittoria. Molti di voi vivranno una vita più bella proprio per aver passato questa esperienza e aver avuto questa opportunità”.

Antonella gli chiede come fa ad avere quel sorriso dopo quello che ha passato. Zanardi risponde: “Perché non dovrei? Ho dribblato la morte, superato 8 arresti cardiaci, sapevo che mi era andata veramente grassa, ma mi sono concentrato su quello che potevo fare da quel giorno in avanti. La realtà è che se tu ti interroghi su quello che vuoi fare nella vita devi fare una scelta, perché una vita non basta. Una strada esiste comunque. La strada voi la vedete ogni giorno”. Messaggi di speranza che hanno scosso i ragazzi nel proseguire il proprio cammino che per certi versi hanno accomunato a quello dell'atleta plurimedagliato. Zanardi nelle sue risposte ha ribadito che le vittorie le si ottengono giorno per giorno, passo dopo passo e quando tagli il traguardo del tuo obiettivo devi essere pronto, perché da quel momento si riparte con un qualcosa di nuovo. “Ogni giorno diventa un'opportunità per fare qualcosa di più per raggiungere l'orizzonte che ti sei posto di fronte”. Zanardi si è congedato con un “arrivederci, tornerò con altri amici della nazionale paralimpica. Oggi io porto a casa più di quello che ho potuto offrire”. 

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