rotate-mobile
Cronaca

L'allarme del presidente: “Medici stremati, si eviti di innescare il fuggi fuggi verso la sanità privata”

Il presidente dell'Ordine dei Medici Maurizio Grossi a RiminiToday: "Il problema non è solo del Pronto soccorso, attenzione che la sanità privata avrà gioco facile a fare man bassa e San Marino fa ponti d'oro"

“I medici sono stremati, attenzione che non si inneschi un fuggi fuggi verso la sanità privata”. E’ un timore fondato. Figlio di una lunga serie di riflessioni. E sono parole forti, perché giungono dal presidente dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri della Provincia di Rimini Maurizio Grossi. L’approccio è quello costruttivo, perché “è colpa di un sistema che sta implodendo e sarebbe un errore gettare la croce addosso a qualcuno”. Ma la situazione all’interno dei reparti ospedalieri sta divenendo sempre più insostenibile, un quadro che “va ben oltre alle criticità del Pronto soccorso”.

Presidente Maurizio Grossi, le criticità del Pronto soccorso stanno in realtà portando alla luce una difficoltà strutturale?

“Mi sono confrontato con molti medici che sono stati chiamati a dare man forte al Pronto soccorso. E quotidianamente con i professionisti dei reparti. Specifichiamo subito che capiscono la situazione, c’è necessità di collaborare, sono disposti ad aiutare i colleghi. Ma sono stanchi fisicamente, dopo due anni di pandemia in cui si è lavorato in modo difficile, ora si ritrovano a tappare le falle di un sistema che sta andando in criticità. Fisicamente e psicologicamente è un fardello”.

Difficoltà nel coprire turni, riposi, ferie. La situazione è davvero così critica?

“Il problema non è quello di tappare i buchi del Pronto soccorso, è colpa di un sistema. Non va messa la croce addosso alla direzione dell’Ausl Romagna, è un problema a livello nazionale. Ma voglio essere schietto e dirlo per tempo: attenzione che la sanità privata avrà gioco facile a fare man bassa. E questo mi preoccupa perché il nostro servizio sanitario pubblico rappresenta per tutti noi un baluardo di democrazia ed equità, non smontiamolo”.

Davvero c’è il timore di un fuggi fuggi dalla sanità pubblica?

“La criticità esiste, i medici sono oberati dal lavoro. Bisognerebbe trovare delle vie alternative, ma diciamolo, la criticità non è esplosa dall’oggi al domani, è una frana annunciata. Molti bravi medici dei reparti specialistici sono spesso corteggiati dalle strutture private perché vadano a lavorare da loro. Spero non si inneschi una fuga dei reparti degli specialisti”.

Ci sono già molti casi?

“Molti no, ma sta accadendo. Negli ultimi tempi si sono licenziati dei neurologi e dei neuroradiologi, altri medici si sono spostati a San Marino che ha fatto ponti d’oro per questi specialisti. Chiariamo che non si tratta di pensionati che vengono utilizzati nella loro ultima fase sulle strutture private. Si tratta di professionisti che si sono licenziati stanchi dai pesi di lavoro”.

Sta accadendo anche al Pronto soccorso, vero?

“Nel solo ultimo anno sono a conoscenza di quattro medici di Pronto soccorso che hanno lasciato per andare a occuparsi di medicina generale, diventano medici di famiglia. Lavorare oggi al Pronto significa fare tre, anche quattro domeniche al mese. In generale il richiamo delle strutture private è forte, meno carico di lavoro e maggiore guadagno”.

Non è semplice, ma quali soluzioni?

“La soluzione è assumere e migliorare le condizioni di lavoro, ci sono reparti sotto organico, ora bisogna supportare anche il Pronto e in più viene richiesto di alleggerire le liste d’attesa. Occorre un progetto ad ampio respiro. Altrimenti si finirà sempre solo per inseguire i problemi. Rincorrere gli eventi non è mai positivo, andrebbero previsti”.

maurizio grossi-2

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'allarme del presidente: “Medici stremati, si eviti di innescare il fuggi fuggi verso la sanità privata”

RiminiToday è in caricamento