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Cronaca

L'aggiornamento: 8 morti in regione e almeno 10mila sfollati. Il ministro Piantedosi: "Il Governo farà la sua parte"

Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi è giunto sul territorio per un sopralluogo con il viceministro delle Infrastrutture Galeazzo Bignami

Sono più di 10mila gli sfollati in tutta l'Emilia-Romagna, un dato aggiornato per difetto e destinato a crescere: è il dato che viene diramato dalla Regione Emilia-Romagna, in presenza del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, giunto sul territorio per un sopralluogo con il viceministro delle Infrastrutture Galeazzo Bignami.

I due esponenti del governo hanno poi tenuto una conferenza stampa congiunta con il presidente della Regione Stefano Bonaccini. Sempre per quanto riguarda i numeri macro-aggregati, si contano oltre 250 le frane di cui 120 particolarmente importanti in 48 comuni.  I morti in tutto il territorio regionale sono 8: 3 nel Forlivese, 3 nel Cesenate, uno nel Ravennate e uno nel Bolognese.

“Dopo il terremoto del maggio 2012 in Emilia, siamo in presenza di un altro terremoto e non ho imbarazzo a usare questa parola per un evento così catastrofico mai registrato”, spiega Bonaccini. Il conto che viene poi fatto dall'assessora alla Protezione Civile Irene Priolo di almeno 10mila sfollati, di cui 3000 nel Bolognese, 5.000 in provincia di Ravenna, comprendendo anche quelli in via precauzionale ed infine alcune altre migliaia in provincia di Forlì-Cesena. L'assessora ha spiegato la grande difficoltà a stilare un numero esatto al momento, dato la situazione in divenire.

“Sono sul campo più di 600 uomini solo dei vigili del fuoco, con colonne mobili da tutte le regioni, ma abbiamo bisogno di un ulteriore sforzo, abbiamo ancora parti di territorio isolati e infrastrutture spazzate via”, sempre Bonaccini. 

Promette da parte sua il ministro Piantedosi: “Il Governo farà la sua parte, io sono qui per manifestare la vicinanza alla popolazione e la priorità sulla salvezza delle vite umane. Paleremo dopo degli indennizzi ai territori, ma ora la priorità è portare in salvo le persone. Un'azione non facile: molte zone hanno comunicazioni interrotte e sono senza energia elettrica. L'impegno molto forte dei Vigili del fuoco vede attualmente 100 mezzi specialistici usati e 600 uomini”.

I trasporti

La situazione dei trasporti a lungo e corto raggio è disastrosa. Lo spiega il viceministro Bignami: “Assetto viario è grave. E' in corso la sospensione del traffico ferroviario in tutta la Romagna e della Porrettana. Anas ha impegnato 250 persone nella notte. Per oggi non sono previste riaperture, anzi forse ci potrebbero essere ulteriori restrizion, ma stiamo valutando la riapertura dell'autostrada alla diramazione per Ravenna. E' stato annullato il gran premio di Imola, in quanto il circuito insiste nella zona del cratere e le arterie di accesso ad Imola sono compromesse, considerato che l'afflusso dovrebbe iniziare già domani, giovedì. Il governo sta però già lavorando per il prolungamento nel 2026 della manifestazione, non dovrà essere un minus per il territorio”. 

Le forze in campo e i volontari

Sono oltre 600 i vigili del fuoco al lavoro con a disposizione 3 elicotteri. Il Comando operativo di vertice interforze (COVI) ha attivato: 5 elicotteri, 9 gommoni e 6 lagunari oltre a 12 unità operative per il controllo degli argini, un aeromobile a pilotaggio remoto pronto per il monitoraggio, 7 battelli gonfiabili. E sono in arrivo in serata 26 uomini e sei gommoni del Battaglione San Marco.

La Capitaneria di Porto nazionale sta mettendo a disposizione 3 elicotteri, un aereo, 2 battelli e, in arrivo a Ravenna, 12 subacquei. I Carabinieri rafforzeranno il presidio sul territorio grazie a squadre antisciacallaggio e metteranno a disposizione 2 elicotteri, così come la Guardia di Finanza. 

Sono oltre 1.100 i volontari operativi: 500 tra Colonne mobili delle associazioni nazionali e delle Regioni Toscana, Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli, Umbria, Lazio, Province autonome di Trento e Bolzano a cui si aggiungono 600 volontari dei 9 Coordinamenti dell’Emilia-Romagna.  E sono in arrivo ulteriori squadre di volontari delle associazioni nazionali e delle colonne di Veneto e Lombardia. La Croce Rossa Italiana sta mettendo in azione 116 volontari, e il Soccorso alpino altri 136, 12 operatori alluvionali e 3 ambulanze fuoristrada.  

La pioggia caduta

Nelle ultime 48 ore si sono registrati picchi di 300 millimetri sui bacini del crinale e collina forlivese. Sulla stessa area, sulle colline e montagna ravennati e sul settore orientale del bolognese sono in media caduti tra i 150 e i 200 millimetri. Sulla pianura cesenate forlivese fino a 150 millimetri.

La situazione dei fiumi

Sono 21 fiumi e corsi d’acqua esondati, anche in più punti: Idice, Quaderna, Sillaro, Santerno, Senio, Lamone Marzeno, Montone, Savio, Pisciatello, Lavino, Gaiana, Ronco, Sintria, Bevano, Zena, Rabbi, Voltre, Bidente, Ravone, Rio Cozzi e Rigossa.  

Altri 23 i corsi d’acqua con superamenti del livello 3 (allarme) della soglia idrometrica in alcune stazioni di rilevamento: Savena, Lamone, Sillaro, Senio, Savio, Marecchia, Pisciatello, Marzeno, Ausa, Uso, Montone, Rubicone, Idice, Ronco, Santerno, Quaderna, Panaro, Samoggia, Ghironda, Lavino, Navile, Gaiana, Fiumi Uniti.

Sono i 37 comuni con allagamenti diffusi e frane, quelli maggiormente colpiti: Bagnacavallo, Bologna, Brisighella, Budrio, Castel Bolognese, Castel San Pietro Terme, Cesena, Cesenatico, Conselice, Cotignola, Faenza, Forlì, Imola, Medicina, Molinella, Mordano,  Massalombarda, Sant’Agata sul Santerno, Solarolo, Riolo Terme, Gatteo Mare, Savignano sul Rubicone, Riccione, Castelguelfo, Castel del Rio, Fontanelice, Russi, Mercato Saraceno, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Castenaso, Ozzano dell’Emilia, Pianoro, Gambettola, Santarcangelo di Romagna, Meldola, Lugo, San Lazzaro di Savena.

La situazione meteo

Allerta rossa anche domani giovedì 18 maggio su tutta la Romagna, pianura bolognese e modenese, colline montane dell’Emilia centrale e bolognese; arancione su pianura e costa ferrarese. Anche se domani non sono previste precipitazioni sul territorio regionale, le piogge elevate di martedì 16 e mercoledì 17 maggio, si prevede il perdurare di piene elevate su tutti i tratti vallivi dei corsi d'acqua del settore centro-orientale della regione.

In particolare, sui bacini Romagnoli e affluenti di Reno, interessati da esondazioni e rotte, permangono condizioni di grave criticità, anche nel reticolo di bonifica. I nuovi colmi di piena provenienti da monte fanno prevedere livelli elevati sul fiume Reno a valle di Cento. La criticità idraulica rossa nella pianura modenese è riferita alla propagazione della piena sul fiume Secchia, sul fiume Panaro si prevede una piena di criticità arancione. Si prevedono valori di onda e marea sotto i livelli di attenzione; tuttavia, si potrebbero generare localizzate esondazioni di fiumi e canali alla foce, per le difficoltà di deflusso delle piene in mare.

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