Alluvione, la Valmarecchia reagisce. A Novafeltria 45 sfollati rientrano a casa, parte la conta dei danni
Il sindaco Stefano Zanchini: "La speranza è che il decreto alluvioni riconosca la nostra zona, è necessario che gli aiuti non siano a pioggia ma mirati proprio per quei territori che hanno avuto gravi danni”
Restano cicatrici profonde e danni ancora da calcolare, ma anche in Alta Valmarecchia la situazione post alluvione è in miglioramento. La prima buona notizia arriva dal comune di Novafeltria, dove nella giornata di giovedì (25 maggio) hanno potuto fare rientro a casa 45 sfollati. Erano stati allontanati dalle proprie abitazioni a scopo precauzionale. “Si è proceduto con la revoca dell’ordinanza – spiega il sindaco Stefano Zanchini -, 45 persone hanno potuto regolarmente fare ritorno al proprio domicilio in località Torricella”. Si è proceduto con alcuni interventi per la messa in sicurezza idraulica della zona.
“Non si sono avuti altri cedimenti e frane – riporta il primo cittadino -, anche se permangono le situazioni di criticità soprattutto per la viabilità, con alcune strade completamente chiuse e altre a senso unico alternato. Questo rende difficoltoso il collegamento con alcune frazioni e agglomerati di abitazioni”. In totale sul territorio di Novafeltria permangono una quindicina di frane e tre strade chiuse.
“Le altre situazioni di maggiore criticità permangono a Casteldelci, Sant’Agata Feltria e a Pennabilli – prosegue il sindaco Zanchini -, ora siamo impegnati con gli interventi temporanei, dopoché si stanno documentando tutte le criticità, gli smottamenti e le frane, per una quantificazione del danno. La speranza è che il decreto alluvioni riconosca la nostra zona, è necessario che gli aiuti non siano a pioggia ma mirati proprio per quei territori che hanno avuto gravi problemi”.
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