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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Almost Married, il lockdown attraverso la storia dei promessi sposi

Chiara Medici ha avviato il progetto Almost Married per raccontare attraverso gli scatti la storia dei promessi sposi durante il Lockdown

"Il Progetto Almost Married non è la storia solo degli sposi, è la storia di un modo di vivere che è cambiato all’improvviso". Chiara Medici, fotografa freelance di Rimini, durante il lockdown come molte altre persone ha visto il suo lavoro fermarsi. Matrimoni rimandati, lavoro bloccato. Così durante il lockdown parlando con le coppie di sposi le è venuta l’idea di raccontare la loro storia attraverso le foto. Nasce così, ad aprile, il progetto, Almost Married - promessi sposi al tempo del Covid19. Un progetto con il quale Chiara sta raccogliendo le testimonianze di tutte quelle coppie che a causa dell'emergenza Covid hanno dovuto rimandare il loro matrimonio. "L'obbiettivo del progetto è duplice, da una parte creare uno spazio dove i futuri sposi possano condividere la loro esperienza e sentirsi un po' meno soli, dall'altro raccontare attraverso le loro storie questo periodo storico sicuramente fuori dell'ordinario e che tanto sta influenzando il nostro modo di vivere".

Partecipare è molto semplice e gratuito. "A chi si propone farò una piccola intervista per conoscere la loro storia di matrimonio e come stanno vivendo questo periodo strano. Poi li inviterò a partecipare ad una breve videochiamata durante la quale scatteremo insieme qualche ritratto attraverso lo schermo del loro cellulare. Questa è la parte più divertente, perché i futuri sposi si trasformano in fotografi, diventando il prolungamento dei miei occhi, delle mie gambe e delle mie mani visto che saranno proprio loro a sistemare il cellulare, con il mio aiuto, in modo da catturare una bella luce e un'inquadratura piacevole. C’è anche chi è attrezzato con il bastone per i selfie. Questo aspetto collaborativo li porta ad entrare nel vivo di questa idea e ci porta ad una vicinanza. È molto bello perché sono persone sconosciute e si crea un contatto".

Dall’avvio del progetto ad oggi sono una quindicina le coppie che hanno aderito. "Ci sono alcune coppie della zona, ma la maggior parte sono del Nord Italia, ho solo una coppia spagnola e vorrei raggiungere anche il Sud Italia. L’obiettivo è quello di avere il maggior numero di coppie per poi realizzare una pubblicazione cartacea". 
Ai futuri sposi verranno regalate le foto scattate insieme come ricordo di questa esperienza. Un progetto cha ha anche uno sfondo storico-sociale. "Attraverso le loro mini storie con la “s” minuscola, in realtà stanno componendo la storia con la “S” maiuscola. Tra 30-50 anni quando tutto questo sarà ormai un passato molto lontano, le loro esperienze racconteranno un pezzo di pagina del Paese, o regione a seconda delle zone in cui vivono. Racconteranno come tutti noi ci siamo ritrovati improvvisamente ad affrontare problematiche che non pensavamo, nel loro caso è quella del matrimonio, ma è un riflesso di una nuova realtà che abbiamo dovuto affrontare come la convivenza improvvisa, non sempre facile da gestire. Oppure il fatto che molti invitati non ci sono più a causa del Covid. Altre storie invece raccontano la situazione economica. Il lockdown ha lasciato senza lavoro molte persone e altre stanno cercando di vedere come accedere ai 600 euro che per alcuni sono veramente fondamentali. Ci sono tante problematiche che vengono fuori attraverso le nostre conversazioni che non si limitano all’aspetto dell’organizzazione di un matrimonio, quello è un dettaglio importante che ho scelto per selezionare un tipo di target e dare voce alla storia di noi tutti". 

Chi volesse aderire al progetto può scrivere una email a foto@effe11.it oppure mandare un messaggio privato sulla pagina Facebook. 
 

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