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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

L’avventura di Luna Rossa in Nuova Zelanda raccontata dalla passione per il mare di una riminese

Sara Paesani, Pr&Communication manager per il team impegnato nell'America's Cup: "Trasmettere al pubblico quei valori di stile, sportività, eccellenza e innovazione che hanno reso il “made in Italy” un’icona mondiale"

Due grandi passioni, la vela e la comunicazione, che si sono unite per Sara Paesani riminese doc e Pr&Communication manager per il team Luna Rossa Prada Pirelli, in questi giorni ad Auckland per l’inizio dell’avventura dell’America’s Cup. In terra neozelandese, lo scorso 20 ottobre, si è tenuto il varo dello scafo italiano e il sabato sono andate in scena le regate dell’America’s Cup World Series seguite dalla Christmas Cup in attesa della vera e propria sfida che si terrà dal 6 al 21 marzo 2021. Il tutto sotto l’occhio attento di Sara Paesani che dovrà comunicare al meglio le imprese del team. Per lei una laurea in Economia, con un Master in Management e Information Technology e specializzazione a Cambridge e la passione per lo sport che, a inizio carriera, l’ha portata a ricoprire importanti incarichi per il Giro d’Italia, la 1000Miglia, la Gazzetta dello Sport, la Juventus F.C. e la Nazionale di Calcio Italiana. Di grande prestigio l’incarico che è stata chiamata a svolgere nel 2014, al Cantiere del Pardo, per curare lo sviluppo della Comunicazione e del Marketing nella fase di rilancio del brand Grand Soleil. Con il mare sempre nel cuore, ha alternato il lavoro alla passione della vela diventando una professionista che dalle prime “strambate” davanti al porto di Rimini nel team del Club Nautico è arrivata a regatare in tutto il Mediterraneo.
 
Sara, come è nata la passione per il mare e la vela?
Nasce da molto lontano, dai primi approcci con il windsurf insegnati dal papà, per poi proseguire con le lezioni di vela al Club Nautico Rimini e le regate con la squadra agonistica. Poi la patente nautica e numerosi viaggi, trasferimenti e regate per il Mediterraneo. Nel tempo il mare e la vela sono diventati per me un elemento imprescindibile. A dire il vero credo di non essere mai stata capace di farne a meno.

Oltre alle regate segui altri sport?
Ho seguito numerosi sport per lavoro, dal calcio al ciclismo, passando per lo sci, il fuoristrada e l’automobilismo. Al momento mi dedico unicamente alla vela. Per passione appena ho un attimo libero mi metto in movimento, che sia per una nuotata, un giro in SUP, una tavola o con qualsiasi mezzo, possibilmente che vada sull’acqua!

Come sei arrivata a guidare la comunicazione del team Luna Rossa Prada Pirelli?
Non so dire se sia stato piú per le occasioni fortuite della vita o per la forza con cui andiamo alla ricerca della nostra “meta”. Molto probabilmente un insieme delle due cose. Fu proprio al Club Nautico, dove iniziò la mia passione per la vela, che incontrai qualche hanno fa per la prima volta Max Sirena. Era stato organizzato un incontro al suo rientro a casa dopo la vittoria nella 35^ America’s Cup. Fui talmente rapita da quei racconti che non potei fare a meno a fine serata di andare a congratularmi e tentare una proposta. Gli dissi: “Perché non fare un documentario che racconti la preparazione del team Luna Rossa alla Coppa America?”. Ai tempi stavo collaborando con la redazione di un programma sportivo e stavo cercando idee per raccontare il mare e la vela in maniera non convenzionale. Un unico ambizioso obiettivo: far sognare con le storie di vela e di mare gli italiani, proprio come ha sempre fatto Luna Rossa! Pochi mesi dopo, con un biglietto comprato un giorno per l’altro, ero già a Cagliari alla base del team. E oggi intanto, quel famoso documentario lo abbiamo realizzato.
 
Da riminese e da appassionata del mare e della vela questo ti ha aiutata nel tuo lavoro?
Assolutamente. Conoscere il mare e soprattutto saperlo apprezzare appieno é una base fondamentale. Il mare richiede grande rispetto, umiltà e capacità di adattamento per poterlo affrontare. Può farci comprendere quanto siamo piccoli di fronte alla natura o comunque di fronte a un sistema complesso, come può essere per esempio, quello di un team di Coppa America. Una scuola di vita. Ho imparato il valore del tempo, del lavoro di squadra ma anche della responsabilità individuale. Credo sia fondamentale per questo tipo di lavoro.
 
Luna Rossa è uno scafo iconico che, nell’ideale di tutti, rappresenta le regate e la partecipazione dell’Italia all’America’s Cup. Quanto conta la comunicazione in questo ambito?
E’ un elemento molto importante. La comunicazione è quello strumento che ci permette di trasmettere al pubblico quei valori di stile, sportività, eccellenza e innovazione che hanno reso il “made in Italy” un’icona mondiale e che Luna Rossa rappresenta da oltre 20 anni. Comunicare questi valori che rappresentano il biglietto da visita dell’Italia nel mondo, è allo stesso un grande onore e una grande responsabilità.
 
Hai avuto occasione di provare il suo timone?
Diciamo che mi ci sono solo avvicinata... Durante uno degli ultimi giorni di allenamenti a Cagliari ho avuto la fortuna di salire a bordo e di provare l’ebrezza di andare a vela a oltre 40 nodi. E’ stato incredibile toccare con “mano” il frutto della passione e della dedizione di oltre 100 persone che da quasi 4 anni lavorano ininterrottamente.
 
Come ci si prepara a dover affrontare un evento sportivo che sarà sotto gli occhi di tutto il mondo?
C’è tanta responsabilità. Ci si prepara da un lato con un grande lavoro di programmazione, ma al contempo, anche con tanta flessibilità in modo da essere sempre pronti a cogliere le opportunità e far fronte agli imprevisti che una competizione come l’America’s Cup ti pone davanti ogni giorno.
 
Ad Auckland hai occasione di veleggiare?
Le giornate sono molto intense e viviamo praticamente alla base ogni giorno. Non resta molto tempo per veleggiare, ma poter vedere Luna Rossa volare nel Golfo di Hauraki e seguirla dalle barche appoggio appaga di gran lunga ogni passione legata alla vela. Sicuramente se ci sarà occasione, una veleggiata a Auckland sarà la prima cosa che farò.
 
Le vacanze di Natale?
Le passerò in ufficio! Il nostro Natale sarà qui a Auckland, insieme al team.

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