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Cronaca

Ammette di aver sparato, "Ma l'ho fatto solo per fare un favore a un amico"

Interrogatorio di garanzia per il siciliano che avrebbe esploso 4 colpi di pistola contro la casa del commercialista

Si è svolto nella mattinata di mercoledì l'interrogatorio di garanzia nei confronti del 51enne di origini siciliane arrestato, lo scorso 19 giugno dalla polizia di Stato, con l'accusa di essere l'autore degli spari contro l'abitazione di un commercialista riminese. L'uomo, difeso dall'avvocato Andrea Muratori, è stato ascoltato dal gip per oltre 20 minuti nel corso dei quali ha cercato di chiarire la sua posizione. Il 51enne, secondo quanto emerso, ha ammesso di aver sparato 3 colpi, 2 contro l'Audi A3 del professionista e 2 contro l'abitazione, con una pistola 7.65 di fabbricazione belga. Secondo l'accusato, si sarebbe procurato l'arma alcuni anni fa durante lo sgombero di uno scantinato e di averla tenuta dopo aver abraso la matricola. Sulle motivazioni del gesto intimidatorio, tuttavia, il 51enne è stato vago spiegando di aver semplicemente fatto un favore a un amico, che aveva conosciuto tempo addietro in carcere, per sdebitarsi del suo sostegno durante la detenzione.

Resta ancora da capire, quindi, cosa abbia portato il mandate a chiedere al 51enne, la sera del 27 aprile scorso, a esplodere i colpi di pistola contro l'abitazione del professionista. Al momento, l'arrestato deve rispondere delle accuse aggravate di estorsione, minaccia, danneggiamento oltre al porto e detenzione di arma clandestina. Pistola che, comunque, l'uomo ha subito consegnato agli inquirenti della Mobile appena questi sono arrivati a casa sua per la perquisizione. Sono in corso ulteriori indagini con gli investigatori che stanno cercando di risalire al vero mandante il quale, secondo alcune indiscrezioni, avrebbe ordinato l'atto intimidatorio per un debito non saldato da parte del commercialista.

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