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Cronaca Misano Adriatico / Via Bartolomeo Vanzetti

Ancora mistero sulle morti di Villaggio Argentina, disposta perizia sulla caldaia

Dopo le elevate quantità di monossido di carbonio ritrovate nel sangue dei cadaveri delle donne, gli inquirenti puntano la loro attenzione sullo scaldabagno

E' ancora un fitto mistero la morte di Alvaro Alonzo Cerda Cedeno, un aiuto cuoco 35enne dell'Equador, della compagna Adriana Andrea Stadie, argentina di 44 anni, e della figlia di quest'ultima, Sophie Annette Stadie, studentessa 15enne ritrovati privi di vita nella loro abitazione di Villaggio Argentina nel tardo pomeriggio del 13 gennaio. Se l'autopsia, eseguita sui corpi, non è stata in grado di determinare la causa della morte per le due donne, mentre per il 35enne è evidente il decesso in seguito al taglio delle vene del polso sinistro, i nuovi esami hanno evidenziato del monossido di carbonio in quantità potenzialmente letale nel corpo della 15enne mentre, per la 44enne, le tracce del gas sono presenti in quantità minore. Ed è proprio questo particolare sul quale, al momento, si stanno focalizzando gli inquirenti dell'Arma coordinati dal sostituto procuratore Luca Bertuzzi che ha disposto una perizia sulla caldaia dell'abitazione di via Vanzetti. Gli esperti dovranno accertare se vi erano dei malfunzionamenti o se, qualcuno, ha manomesso l'impianto per procurare la morte delle due donne.

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