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Cronaca Riccione / Viale Maria Ceccarini

Andruccioli e la Riccione del futuro: "Avviciniamo viale Ceccarini al mare e sogno lo stop alle auto dall'incrocio"

Intervista all'assessore all'Urbanistica Christian Andruccioli: "Viale Ceccarini? Si, si aprirà al mare". E sulla nuova Statale 16? “Noi lavoriamo e vogliamo il doppio svincolo”

“Viale Ceccarini? Si, si aprirà al mare. E nel futuro vorremmo togliere dal centro le auto”. E sulla nuova Statale 16? “Noi lavoriamo e vogliamo il doppio svincolo”. L’assessore Christian Andruccioli, titolare della delega all’Urbanistica e pianificazione del territorio, racconta la Riccione che verrà. Ci sono temi più impellenti, altri che richiederanno anni. L’assessore affronta a 360° alcuni dei temi “caldi” di una città che dovrà essere improntata su un approccio sempre più green.

Assessore Andruccioli, partiamo dai viali del centro. Si parla di un viale Ceccarini smart e che si apre verso la spiaggia. Lei come si immagina il restyling e che idea ha l’amministrazione in merito alle linee guida del progetto di apertura a piazzale Roma e al mare?

“Viale Ceccarini è l’emblema della nostra città e noi lo immaginiamo con un’infrastruttura verde e una migliore connessione al mare. Come? Questo saranno i progettisti a proporcelo. Noi però dettiamo la visione: non so se si può parlare di passerella o un percorso a raso. Ma l’idea è di collegare il verde al blu del mare, immagino anche a ridosso di piazzale Roma delle aree verdi vere e proprie. In più impronta green anche nei viali e negli assi commerciali, con impianti di irrigazione tecnologici e un’infrastruttura predisposta per trasformare il viale, con allestimenti, in poco tempo. Anche il palaCongressi e il palazzo del Turismo li immaginiamo con una progettazione di riqualificazione energetica”.

Si è aperto il bando relativo alla progettazione della prima parte dei lavori nei viali del centro. Ci può dare una road map di cosa accadrà nei prossimi mesi?

“Sono pubblicati tutti i bandi relativi a fondi con accesso al Pnrr, per la progettazione esecutiva dell’area del quadrilatero centrale, che non si limiterà al solo viale, puntiamo di arrivare con i documenti pronti entro la fine dell’anno. Poi si procederà con le gare d’appalto per stralci. Ma il tutto proseguirà anche con un costante dialogo con gli operatori commerciali”.

Si parla per il futuro di possibili sottopassi nella zona di viale Ceccarini per togliere le auto dalla superficie. Come si potrebbe articolare il percorso o è utopia?

“E’ una bella domanda, diciamo che non è utopia. Ma anche che parliamo di un tema molto complicato. Mi spiego: sotto via Milano passano molti sotto servizi, mentre in superficie c’è la via elettrificata del trasporto pubblico. Per cui immaginare di scavare e fare un sottopasso è un tema insufficiente: dovremo fare uno studio di viabilità e mobilità del centro a più ampio respiro. Consapevoli che gli spazi sono quelli, mare da un lato, ferrovia dall’altro. Non possiamo spaccare la città, ma è vero che ci immaginiamo per il futuro un viale Ceccarini con passaggio veicolare inibito. Come? Oggi è presto. Quando? Sicuramente non subito”.

Tema colonia Bertazzoni, cosa state immaginando quando si parla si risvolti anche di valenza sociale?

“Il Comune per la Bertazzoni ha deciso di tornare a renderla agibile, in breve tempo sarà destinata ad uso temporaneo per ospitare le varie associazioni riferite al mare, ridaremo lo spazio alla collettività. Ma per il futuro non ci precludiamo la possibilità di inserirla all’interno del piano di riqualificazione dell’area termale”.

A Rimini si parla tanto di rigenerazione degli alberghi. La situazione di Riccione, a livello di impatto urbanistico, prevedete delle iniziative e sono giunte nuove domande di imprenditori pronti a ridare nuova vita alle proprie strutture?

“Riccione sotto questo aspetto è sempre vivace, è una città che ha un brand importante. Per cui l’attenzione degli investitori rimane elevata. C’è interesse e fermento, le richieste ci sono poi spetterà ai privati giocare la loro partita”.

Sul tema della nuova variante alla Statale 16, ci sono stati degli sviluppi in merito alla prima ipotesi di un solo svincolo? Quanti svincoli secondo lei occorrono e quali passi muoverà il Comune di Riccione?

“Abbiamo mandato un nostro contributo alla Provincia di Rimini sul piano di area vasta. Abbiamo espresso le nostre perplessità e valutazioni, per noi la nuova Statale 16, quando verrà realizzata, dovrà sopperire ai bisogni della città di Riccione. Abbiamo intenzione di andare a realizzare un master plan sulla mobilità con cui poter poi confrontarci con gli altri enti: ad oggi mi sembra imprescindibile ottenere però almeno due svincoli. E’ cruciale da un lato alleggerire il traffico di viale Veneto che già oggi è sofferente. Dall’altro credo che sia poi necessario collegare bene la nuova strada all’area artigianale di via Piemonte”.

Infine, sul capitolo del rilancio delle Terme. Ci sono stati degli sviluppi e quali contatti sta tenendo l’amministrazione?

“C’è un contatto diretto con la proprietà, c’è un accordo operativo che sta facendo il suo corso, per noi è strategico il rilancio di tutta la zona termale. Quello termale è un tipo di turismo che vorremmo vedere crescere con una struttura qualificata con quelli che sono i nuovi standard”.

Tecla Mambelli Christian Andruccioli e i tecnici dello studio Boeri Gennaio 2023 (1)

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