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Cronaca Misano Adriatico

Si è aperto l'anno accademico della San Pellegrino

Si è ufficialmente aperto l’anno accademico 2011/12 del Corso di laurea in Scienze della Mediazione Linguistica della Fondazione Universitaria San Pellegrino

Si è ufficialmente aperto l’anno accademico 2011/12 del Corso di laurea in Scienze della Mediazione Linguistica (indirizzo Traduttori e Interpreti e indirizzo Turismo) della Fondazione Universitaria San Pellegrino che quest’anno ha ricevuto 44 iscrizioni, ben 4 in più rispetto allo standard di ricettività dell’istituto che ha ottenuto dal Ministero della Pubblica Istruzione il permesso di ampliare la propria accoglienza formativa. Un risultato eccezionale che si registra nel XXV° anno di attività universitaria dell’Istituto misanese.

Il nuovo corso universitario introdotto lo scorso anno dalla nascente Fondazione di partecipazione sorta dall’unione dei saperi e dall’esperienza di soggetti formativi distinti come la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici (SSML) dell’Istituto ‘San Pellegrino’ e Itinera S.r.l. Consortile – Centro internazionale di studi turistici, con la partecipazione del Comune di Misano e del NIDA institute di New York, è stato al centro degli interventi dei relatori: i sindaci di Rimini, Andrea Gnassi e di Misano, Stefano Giannini, del direttore della Scuola superiore per mediatori linguistici San Pellegrino, Stefano Arduini e del professore Giuseppe Castorina Ordinario di Lingua Inglese presso la Facoltà di Scienze politiche dell'Università degli Studi di Roma ‘La Sapienza’.

La cerimonia è stata una preziosa occasione per discutere sulla formazione universitaria in ambito linguistico e sul suo impatto sui fabbisogni del territorio. Necessità a cui il nuovo corso di laurea ha cercato di fornire risposte concrete formando fisionomie professionali fortemente specializzate nei vari settori turistici attraverso programmi di studio linguistici, economici e di marketing.

“La Fondazione Universitaria San Pellegrino ha rappresentato una svolta nell’offerta didattica del polo misanese perché ha introdotto un nuovo corso di laurea attento alle necessità del territorio che si aggiunge ai due master, tra cui quello di traduzione editoriale – ha esordito Arduini -. Il primo in Italia, da cui sono stati tradotti alcuni dei più venduti Best sellers pubblicati nel nostro Paese. Non solo, in ogni estate promuoviamo la summer school di ricerca nell’ambito della traduzione a cui quest’anno hanno partecipato 50 studenti provenienti da tutti i continenti di 30 lingue differenti; ci sono poi i seminari di traduzione biblica e la nuova rivista internazionale di ricerca sulla traduzione ‘Translation’. La nostra intenzione è quella di formare nei prossimi anni un campus universitario di riferimento per coloro che intendano divenire intermediatori turistici”.

“L’Istituto scolastico San Pellegrino da 50 anni è centro di cultura sul nostro territorio – ha ricordato Giannini - da 25 anni è attiva la Scuola superiore di mediazione linguistica, da un anno tramite la Fondazione si guarda alla formazione di coloro che sappiano relazionarsi col mondo favorendo l’internazionalizzazione. Il futuro dell’Italia dipenderà dalla capacità di sapersi relazionare sia nel settore del turismo, sia nell’esportazione del Made in Italy.Una formazione di qualità saprà garantire posti di lavoro”.

“Dobbiamo metterci nella condizione di poter essere competitivi in un mondo che và velocissimo  ha evidenziato il sindaco Gnassi -. La nuova figura di mediatore linguistico è adeguata e moderna, in grado di interpretare la cultura, l’economia e le caratteristiche del territorio in cui si trova veicolandole al mondo. In questo distretto dell’istruzione ci giochiamo la partita della conoscenza linguistica e della promozione turistica. A Rimini non è arrivato il secondo Polo del Turismo, ciò significa che può essere una grande opportunità per l’Istituto San Pellegrino, che potrà divenire il luogo di sperimentazione per migliorare le capacità di interazione estera dell’intera nostra provincia. Dobbiamo lasciare perdere i campanilismi e pensare velocemente al lungo periodo. Necessitiamo di una riorganizzazione del tessuto turistico per avere una prospettiva futura”.

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