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Cronaca

Antenne telefonia mobile, nasce un regolamento. "Serve equilibrio tra tutela della salute e innovazione"

Il Comune di Rimini ha affidato alla società Polab, ditta specializzata nel settore delle telecomunicazioni, il servizio per il completamento della redazione del piano per la telefonia mobile

Il Comune di Rimini ha affidato alla società Polab, ditta specializzata nel settore delle telecomunicazioni, il servizio per il completamento della redazione del piano per la telefonia mobile e l’aggiornamento del relativo regolamento comunale. Si tratta di una proroga dell’incarico che l’amministrazione comunale aveva assegnato alla stessa azienda nell’estate scorsa e che si è resa necessaria a seguito degli inevitabili rallentamenti delle attività causati dalla ripresa della pandemia tra l’autunno e l’inverno.

La consulenza tecnica specialistica della società -  che risponde alle necessarie esigenze di terzietà (ovvero che non ha contratti con i gestori di telefonia mobile e non lavori esclusivamente per la pubblica amministrazione) - fornisce dunque il supporto agli uffici comunali per la stesura del nuovo Regolamento per l’installazione delle antenne attraverso un’accurata analisi dello stato di fatto, il monitoraggio dei valori elettromagnetici e la predisposizione di possibili soluzioni per la localizzazione degli impianti.  

“Il nuovo regolamento comunale per l’installazione delle antenne è una delle priorità su cui i nostri uffici sono impegnati - spiega l’assessora alla transizione ecologica Anna Montini – con la ditta e con i responsabili dei settori comunali coinvolti abbiamo istituito un tavolo di lavoro che si riunisce settimanalmente per fare il punto su un percorso che prevede una imponente attività di raccolta dati, di analisi e di studio, sia sotto il profilo puramente tecnologico e ambientale, sia sotto il profilo normativo e amministrativo. È evidentemente una materia complessa, per le diverse autorità e competenze interessate, ma soprattutto perché richiede la ricerca di equilibrio tra un diritto fondamentale come quello della tutela della salute pubblica e un altro diritto, altrettanto prioritario, di poter accedere alle tecnologie digitali e alle sempre maggiori opportunità in termini di servizi, educazione e lavoro che queste offrono. Oggi possiamo dire di essere a buon punto, di un atto di cui c’è già una bozza al vaglio dei soggetti competenti, che necessariamente dovrà tenere conto anche delle evoluzioni normative nazionali ed europee e che prevede una mappatura degli impianti esistenti, l’elenco delle nuove installazioni, la localizzazione dei cosiddetti siti sensibili e l’ipotesi delle aree per le nuove installazioni. Con il nuovo regolamento andremo ad istituire un registro comunale degli impianti, nel quale saranno censiti tutte le strutture di telecomunicazioni operanti nel territorio. In sintesi, rafforzeremo la concertazione già avviata dall’amministrazione con gli operatori di telefonia mobile, mettendo a sistema un modus operandi condiviso che possa consentire di raggiungere i nostri obiettivi – conclude l’assessora - e cioè tutelare gli ambiti sensibili, limitare l’impatto sul contesto urbano, fornire un’adeguata e corretta informazione ai cittadini, senza rinunciare alla indispensabile infrastrutturazione del territorio”. 

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