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Cronaca Riccione

Appartamento fantasma affittato a decine di turisti, scovati i maghi della truffa

Le vittime, nella maggior parte del bolognese e del milanese, avevano versato la caparra per trascorrere le vacanze sulla Riviera

Prima la caparra versata, poi il numero che non risponde più. E' l'epilogo che hanno dovuto affrontare 18 persone, come riporta BolognaToday, truffate da una donna per la tanto agognata casa vacanze al mare. La vicenda risale a questo inverno, ma la donna responsabile della truffa è stata denunciata l'altro giorno, quando è stata rintracciata dai Carabinieri di Castel Maggiore. Sei sono le denunce, partite dai comuni di Castel Maggiore e Argelato, tutte con lo stesso copione. Gruppi di amici che tra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera decidono di prendere in affitto una casa vacanze, l'annuncio accattivante di un immobile a Riccione, provincia di Rimini, il versamento della caparra, 410 Euro. Poi una serie di dilazioni, la signora prende tempo, dice che "ci sono dei problemi con l'appartamento", infine il telefono allegato all'annuncio non risponde più. I militari hanno raccolto tutto il materiale e sono poi risaliti ai dati di una donna, classe 1977, residente a Pescara. In tutto si sarebbe intascata circa 2400 Euro, versati a ciclo dai clienti truffati, su una carta ricaricabile prepagata poi risultata senza saldo attivo. I militari dell'Arma stanno appurando se l'annuncio in questione abbia mietuto altre vittime. La casa, a quanto si apprende, era pubblicizzata anche su un portale solitamente affidabile.

Caso analogo anche nel milanese dove, ad essere denunciata, è stata una coppia di Diano Marina che dovrà rispondere di truffa aggravata in concorso: i due sono accusati di aver rubato circa 3mila euro a ignari vacanzieri che da loro avevano preso in affitto delle case vacanze a Jesolo, Sirmione, Rimini e nella città della riviera ligure. Le foto le "recuperavano" da internet e le usavano per i loro "colpi". Poi, una volta presi i soldi, sparivano nel nulla. Purtroppo per loro, però, uno dei proprietari - quelli veri - di un'abitazione messa in affitto, ha riconosciuto casa sua e ha dato il via all'indagine.  Il modus operandi dei due meneghini era semplicissimo: pubblicavano su internet annunci con foto di abitazioni trovate online, intascavano le caparre e sparivano nel nulla. Proprio uno dei proprietari reali ha riconosciuto casa sua e ha segnalato tutto ai militari, che in pochi giorni hanno intercettato i due e sono riusciti a risalire alla loro reale identità. 

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