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Cronaca Santarcangelo di Romagna

Approvati due progetti di massima per la valorizzazione di Met ed ex biblioteca

Il Museo Etnografico diventa Porta Culturale della Valmarecchia, l’ex sede di via Cavallotti destinata a ospitare il centro di documentazione della poesia dialettale

Si aprono nuovi scenari per il Museo Etnografico e per l’ex sede della biblioteca. La Giunta comunale ha infatti approvato due progetti di massima per il restauro e il risanamento conservativo del Met di via Montevecchi e per lavori di manutenzione straordinaria e acquisto di arredi per l’edificio che fino a qualche anno fa ha ospitato la Baldini. Per le due strutture l’Amministrazione comunale ha messo a punto altrettanti progetti di valorizzazione che potrebbero intercettare importanti fondi regionali ed europei. In particolare il progetto sul Museo Etnografico, aperto all’inizio degli anni Settanta, prevede la valorizzazione dell’intera area e dell’edificio museale attraverso tre linee di intervento che prendono in considerazione la ristrutturazione, l’attribuzione di nuove funzioni e la rivitalizzazione delle attività per trasformare il Met nella Porta Culturale della Valmarecchia. Istituito più di quarant’anni fa, il Museo degli Usi e Costumi della Gente di Romagna è diventato nel corso degli anni punto di riferimento sulle tradizioni popolari, un luogo dove custodire le conoscenze e gli strumenti del mondo contadino, ma capace anche di promuovere didattica ed esperienze sul campo.

L’evoluzione del Museo in Porta Culturale della Valmarecchia prevede l’attivazione di tre funzioni strategiche che consistono nella creazione di un polo multimediale delle testimonianze materiali e immateriali, nella realizzazione di una vetrina delle produzioni enogastronomiche e orticole a chilometro zero e nella creazione di un centro di aggregazione multiservizi comprendente anche un punto ristoro, una caffetteria, un bookshop, nuovi spazi per esposizioni temporanee, presentazioni e incontri, nonché spazi flessibili e multifunzione. Nella grande sala centrale troverà spazio l’esposizione permanente sull’identità romagnola e della Valmarecchia, articolata in isole tematiche: “Natura e cultura”, “Le produzioni tipiche”, “Abitare la terra”. Il progetto preliminare approvato dalla Giunta comunale finalizzato alla presentazione della richiesta di contributo Por-Fesr Emilia Romagna 2014-2020 Asse 5 riguardante la valorizzazione delle risorse artistiche, culturali e ambientali, prevede una spesa complessiva di 1,4 milioni di euro.

Nell’ex biblioteca troveranno invece spazio i fondi e i materiali archivistico-documentari dei poeti e degli studiosi della poesia dialettale romagnola. Per concretizzare tale obiettivo la Giunta comunale ha presentato una richiesta di contributo alla Regione Emilia-Romagna per finanziare i lavori di sistemazione della sede di via Cavallotti e l’acquisto di materiali di arredo, per una spesa complessiva di 114.000 euro. La nascita di un archivio per conservare, tutelare e valorizzare quell’esperienza unica che va sotto il nome di “Circolo del giudizio”, maturata a Santarcangelo a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso, permetterebbe di creare un centro di documentazione in grado di raccogliere uno straordinario patrimonio archivistico composto da manoscritti, carteggi, appunti di lavoro, dattiloscritti delle opere, pubblicazioni e volumi dei poeti e intellettuali santarcangiolesi. Sono infatti già nelle disponibilità della biblioteca Baldini i fondi del poeta e studioso del dialetto Gianni Fucci, del poeta Nino Pedretti, della poetessa Giuliana Rocchi e, parzialmente, del poeta e sceneggiatore Tonino Guerra, mentre sono in corso contatti con Rina Macrelli e i familiari di Flavio Nicolini.

“I progetti per la valorizzazione del Museo Etnografico e per la creazione di un archivio della poesia dialettale – afferma il sindaco e assessore alla Cultura Alice Parma – rafforzeranno ulteriormente il binomio che vede Santarcangelo e la cultura già strettamente uniti. Trasformare il Museo Etnografico aperto all’inizio degli anni Settanta, subito dopo la prima edizione del Festival del Teatro, nella porta Culturale della Valmarecchia, significa infatti ripensare uno spazio e un patrimonio di conoscenze che può aprirsi all’intera vallata, mettendo a disposizione un’esperienza che può vantare solide basi scientifiche. Al tempo stesso realizzare un centro di documentazione della poesia dialettale permetterebbe di dare vita a un archivio unico nel suo genere, in grado di promuovere la conoscenza e lo studio delle opere di quel gruppo di intellettuali di straordinario valore riuniti nel ‘Circolo del giudizio’. Per perseguire questi obiettivi è necessario innanzitutto predisporre progetti dettagliati e reperire i fondi necessari per la loro realizzazione, dal momento che si tratta evidentemente di progetti importanti, alla base di un lavoro di prospettiva sugli spazi culturali della nostra città che guarda al futuro di Santarcangelo ben oltre il mandato amministrativo attualmente in corso”.

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