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Cronaca

Arlotti: "non sfruttiamo il turismo proveniente dalla Gran Bretagna"

Il deputato PD riminese segnala come il 75% delle 54 milioni di presenze stimate dei turisti di Sua Maestà vengano intercettate da altri Paesi

Dal primo maggio al 19 ottobre di quest’anno dagli aeroporti britannici partiranno oltre 44mila voli organizzati dai tre colossi del turismo Thomson, Monarch, Airtours/Thomas Cook. Più di 54 milioni di presenze stimate, che per il 75% sbarcheranno in Spagna, Grecia e Turchia. E l’Italia? “E’ nei 13 paesi proposti dai tre tour operator, ma vedrà arrivare solo 1200 voli per  1 milione e 300mila presenze negli hotel convenzionati in Veneto, Campania, Sicilia e Sardegna, pari al 2,5% del totale”. Lo segnala il deputato PD riminese Tiziano Arlotti, che interroga in commissione X della Camera il ministro del Turismo Dario Franceschini chiedendo sia di spingere sulla promozione verso la Gran Bretagna con un'azione coordinata tramite Enit, sia di incentivare la realizzazione o l'ampliamento delle strutture alberghiere per consentire di intercettare i flussi dei grandi tour operator.

“Nei cataloghi è possibile individuare il numero delle camere per ogni hotel convenzionato – spiega infatti Arlotti - con una media che si attesta su 344 stanze in Spagna, 363 in Turchia e 393 in Egitto. Fanalino di coda, l'Italia con una media di 103 stanze. I tre tour operator britannici nei 13 Paesi scelti per le vacanze estive hanno programmato convenzioni con 1.017 hotel, che complessivamente hanno una capacità ricettiva di 274.473 stanze. Tutti gli alberghi convenzionati sono dotati di piscine e le categorie degli hotel sono per il 9% a 5 stelle, 43% 4 stelle, 46% 3 stelle e 2% 2 stelle”. La Gran Bretagna rappresenta un interessante bacino per favorire il turismo incoming in Italia, osserva il deputato. “Nel corso del 2015 il giro d'affari complessivo dei primi 50 tour operator europei ha superato i 59 miliardi di euro, di cui il 16% in Gran Bretagna, che rappresenta 1/3 del totale del turismo italiano”.

Arlotti sollecita quindi il ministero del Turismo ad “adoperarsi per un'iniziativa di promozione verso l'importante bacino di turisti provenienti dalla Gran Bretagna con un'azione coordinata tramite Enit” e a “mettere in atto iniziative volte a favorire la realizzazione e/o l'ampliamento delle strutture alberghiere per consentire di intercettare i flussi dei grandi tour operator, in particolare, promuovendo e sostenendo reti di imprese turistiche di prossimità che consentano di aumentare la capacità di offerta di un numero di camere adeguate a questi flussi”.

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