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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Riccione

Arpae precisa sull'avvistamento del Nudibranco: "Non è un mollusco raro"

Il Tethys fimbria è stato documentato tramite riprese subacquee effettuate con il ROV su ampie zone lungo tutta l’area di competenza regionale

Dopo la notizia del rinvenimento, da parte di un subacqueo, di un Nudibranco sui fondali fangosi antistanti Riccione Arpae precisa che non si tratta di un mollusco raro. "In verità - spiega l'agenzia in una nota - l’organismo segnalato è una specie già conosciuta per l’Alto Adriatico, la cui presenza è testimoniata dalla bibliografia scientifica. Già citato nel 1600 come “satiro marino” nel Lido di Venezia, viene segnalato con una certa frequenza in Adriatico. Nel corso delle attività che la Struttura oceanografica Daphne di Arpae conduce annualmente nell’ambito del monitoraggio della Strategia marina, sono stati riportati numerosi avvistamenti del mollusco tramite riprese subacquee effettuate con il ROV (Remote Observation Vehicle) su ampie zone lungo tutta l’area di competenza regionale. Anche nell’ambito della pesca a strascico, date le sue dimensioni, viene frequentemente e involontariamente pescato, pur non avendo un valore commerciale. Il suo nome scientifico è Tethys fimbria, è il nudibranco più grande del Mediterraneo, in quanto può raggiungere i 30 cm.  Di colore bianco-grigio con margine nero, è dotato di un largo velo orale munito di tentacoli usati per predare piccoli crostacei e altri invertebrati. Tipico di fondi mobili, si riproduce nel periodo invernale".

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