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Cronaca

Arrestati fratelli spacciatori: 15 chili di droga, 104mila euro in contanti e armi

Due trafficanti di droga in manette, un quantitativo di stupefacente che supera i 15 chili, più di 100mila euro in contanti ed una pistola sequestrata

Quando la polizia è arrivata sotto casa sua lui si trovava ad armeggiare nel bagagliaio della sua macchina, dentro c'erano borsoni pieni di chili di droga e buste sottovuoto gonfie di contanti. Due trafficanti di droga in manette, un quantitativo di stupefacente che supera i 15 chili, più di 100mila euro in contanti ed una pistola sequestrata: è il bilancio di una complessa attività investigativa dell'Antidroga della Squadra Mobile della Questura di Forlì, in collaborazione con quella riminese. In particolare nella serata di martedì, la Polizia di Stato ha arrestato due fratelli albanesi di 21 e 30 anni, domiciliati a Rimini, per la detenzione e spaccio di sostanza stupefacente.

Un vero supermercato della droga è stato quindi trovato e posto sotto sequestro: 3,4 chili di cocaina, 2 chili di marijuana ed infine 10 chili e mezzo di hashish. L’operazione si inserisce nell’ambito di una più ampia attività di indagine condotta dalla Squadra Mobile, diretta da Claudio Cagnini, coordinata dalla Procura della Repubblica di Forlì (PM Filippo Santangelo), finalizzata al contrasto del traffico e smercio di droga, la cosiddetta “Operazione Elite”, che negli ultimi anni ha condotto a diversi arresti e catture in Romagna, permettendo di disarticolare più sodalizi criminali composti da soggetti italiani. Con l'ultimo blitz, in particolare, è stata sottratta dal mercato droga per un valore di circa 900mila euro.

Da giorni gli investigatori erano sulle tracce dei due fratelli albanesi, che si muovevano tra Cesena e la riviera. Martedì è scattato un blitz: durante un mirato servizio di osservazione, viene intercettata a Savignano la Volkswagen Scirocco di colore grigio già tenuta sotto controllo. Gli investigatori con più equipaggi hanno iniziato un pedinamento fino a Case Missiroli, dove in un’area di sosta lungo la via Emilia, hanno osservato l’incontro del conducente (il trentenne) con il fratello che giungeva dopo alcuni minuti a bordo di uno scooter. Avviene un passaggio di un involucro più che sospetto, subito riposto nel bauletto del motociclo.

Appena l’autovettura si è rimessa in marcia, gli operatori hanno fermato lo scooterista, albanese di 21 anni, e si sono fatti consegnare il pacco ricevuto: al suo interno sono stati rivenuti circa 240 grammi di cocaina ed un chilogrammo circa di marijuana. Il soggetto ha opposto resistenza, con calci e pugni agli operatori, due dei quali sono dovuti andare al pronto soccorso per le cure di lievi contusioni.

Ma la parte grossa del quantitativo doveva ancora arrivare: l'auto è stata inseguita dall’Antidroga della Squadra Mobile fin sotto all'abitazione dell'albanese, a Rimini. Quando sono piombati i poliziotti il soggetto stava frugando e lavorando nel baule della macchina. All’alt intimatogli dagli operatori l'uomo ha cercato di fuggire a piedi chiudendo l’auto col telecomando poi gettato a terra. Prontamente bloccato e recuperate le chiavi del veicolo, al suo interno sono spuntate quattro borse (due zaini e due borse in cellophane) dove era celato l’ulteriore quantitativo di droga: tre chilogrammi di cocaina, un chilogrammo di marijuana, oltre 10 chilogrammi di hashish. Non solo, dentro alle borse sono stati sequestrati due pacchi in cellophane sottovuoto contenenti in totale 104.000 euro in contanti, in banconote di diverso taglio, una pistola revolver cal.38 Colt Cobra (risultata provento di furto in abitazione lo scorso settembre in provincia di Brescia) con relativo munizionamento (6 munizioni) e due bilance di precisione.

Grazie alla collaborazione del personale della Squadra Mobile di Rimini, nel frattempo giunto sul posto in ausilio, sono state effettuate immediatamente le perquisizioni ai domicili delle due persone fermate ed arrestate, alle quali veniva contestata oltre che l’attività di detenzione e spaccio di droga, anche il porto illegale di arma comune da sparo, la ricettazione dell’arma (risultata oggetto di furto), la detenzione illegale munizionamento, la resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, dopodichè sono stati portati in carcere a Forlì a disposizione della Magistratura competente (P.M. presso la Procura di Rimini dott.Stefano Celli – P.M.presso la procura di Forlì dott.Filippo Santangelo).

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