L’associazione Paolo Onofri dona nuove attrezzature all’Ospedale di Comunità di Santarcangelo
Inserito all’interno dell’edificio che ospita sia l’ospedale Franchini che la Casa della Salute, l’ospedale di Comunità di Santarcangelo è stato inaugurato il 16 novembre 2021
Non si ferma la solidarietà dell’associazione Paolo Onofri, presieduta dal dottor Giorgio Ioli, nei confronti dell’ospedale di Santarcangelo, che è intervenuta questa volta a sostegno dell’Osco con la donazione di nuovi dispositivi. Si tratta di un microonde e di un frigorifero donati all’Ospedale di Comunità, recentemente inaugurato, che serviranno per aumentare il benessere e la funzionalità di tutto il reparto. La cerimonia di consegna e ringraziamento si è tenuta questa mattina, presso l’Ospedale, in presenza della sindaca di Santarcangelo Alice Parma, della responsabile dell’Ospedale Catia Drudi, della direttrice Cure Primarie Rimini-Riccione Antonella Dappozzo, del direttore del distretto Mirco Tamagnini, della direttrice infermieristica e tecnica di Rimini e Riccione Cristina Fabbri e dei medici di Medicina Generale e infermieri che hanno la responsabilità assistenziale dell’osco.
“Queste nuove dotazioni - afferma Dappozzo - ci aiuteranno a migliorare la qualità dell’assistenza, puntiamo ad un potenziamento delle cure intermedie, che insieme alle case della salute e agli Osco, consentirà di servire tutti i cittadini che accedono alla struttura di Santarcangelo. Siamo quindi davvero molto grati ai donatori”
“Questo ennesimo contributo testimonia – sottolinea Giorgio Ioli – l’impegno costante della Paolo Onofri, ad essere una associazione di prossimità per questo territorio e per questo Ospedale, che è sempre stato e resta un punto di riferimento per tutta la popolazione, per le diverse specialità. Dobbiamo ringraziare tutti i nostri donatori, che negli anni ci hanno aiutato a raccogliere i fondi necessari per sostenere le diverse attività, per un importo che si aggira ormai oltre 400 mila euro complessivi”.
“La donazione della Paolo Onofri aggiunge nuova ricchezza all’Osco – dichiara la sindaca Alice Parma – un nuovo servizio dell’ospedale Franchini, sempre più in linea con le esigenze del territorio. L’espressione ‘Ospedale di Comunità’, tra l’altro, non è soltanto il nome di un reparto, ma ci ricorda l’attenzione e l’attaccamento dei santarcangiolesi a questo presidio, che negli anni è stato arricchito di numerose dotazioni grazie all’impegno della Paolo Onofri e alla generosità di tanti cittadini e cittadine di Santarcangelo”.
Inserito all’interno dell’edificio che ospita sia l’ospedale Franchini che la Casa della Salute, l’Ospedale di Comunità di Santarcangelo è stato inaugurato il 16 novembre 2021. Dotato di 12 posti letto per l’accoglienza temporanea di Utenti residenti nel Distretto di Rimini, la struttura ha segnato una svolta nell’offerta dell’Assistenza Territoriale e precisamente della rete delle “Cure Intermedie”, allo scopo di assicurare interventi sanitari a bassa intensità clinica e assistenza infermieristica continuativa finalizzata al miglior recupero delle condizioni di salute e dell’autonomia per quegli Utenti che non necessitano di prestazioni proprie di un’unità di degenza per acuti ma che non possono essere assicurate in ambito domiciliare.
I dati di ricovero, influenzati dalla chiusura temporanea durante la pandemia, riguardano 50 utenti con una degenza media di 21 giorni, di cui un 90% provenienti da reparti ospedalieri e un 10% dal domicilio. L’età media è di 82 anni e i ricoveri sono riconducibili principalmente alla necessità di riattivazione motoria e supporto riabilitativo, volto al recupero delle autonomie residue, nonché a necessità di presa in carico di pazienti fragili con problematiche socio-familiari, di adeguamento ambientale e infine a necessità di preparazione dei familiari che dovranno prendersi cura del paziente una volta rientrato al proprio domicilio. Alla dimissione, più della metà degli utenti è tornato al domicilio; l’altra parte è stata inserita in una struttura residenziale e tre pazienti sono stati centralizzati verso reparti per acuti in seguito a peggioramento e instabilità clinica.