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Cronaca

Terzo attentato incendiario ai danni della Marr, in cenere 8 camion frigo e danni al magazzino

Ad essere presa di mira la sede di Carasco, in provincia di Genova, dopo altri due episodi analoghi avvenuti ad Anzola e in provincia di Imperia

Le fiamme sono divampate intorno alle 20 di sabato 26 novembre e, nonostante l'intervento di 8 squadre dei vigili del fuoco, 8 camion frigo della sede di Carasco (Ge) della Marr sono finiti in cenere con danni anche al magazzino. Dopo le bombe molotov trovate sotto alcuni camion nella sede di Anzola, nel bolognese, e l’incendio appiccato la notte tra il 12 e il 13 novembre nello stabilimento di Taggia (in provincia di Imperia) questo è il terzo attentato ai danni dell'azienda riminese che adesso ha i propri uffici costantemente sotto controllo da parte delle forze dell'ordine. Oltre all'ipotesi che la società, che dal 1972 si occupa della distribuzione alimentare, sia finita nel mirino del crimine organizzato la pista più battuta dagli inquirenti è quella che gli attentati siano di origine anarchica. Dopo il fallito rogo nel bolognese, infatti, gli inquirenti avevano trovato un comunicato che rivendicava l'incendio di fatto mai avvenuto. "La notte del 5 novembre 2022 -si legge- abbiamo incendiato alcuni camion della Marr. Marr è un’azienda da anni coinvolta nel rifornimento dei pasti di carceri e centri di espulsione per immigrati. Il suo profitto si regge sulla reclusione di migliaia di persone. Quello che abbiamo fatto è per tutti i pasti di merda che consegnano. È per tutte le persone che si ammalano a causa di un’alimentazione malsana nelle strutture rifornite da questa azienda. Ed è soprattutto per chi ha scelto di lottare in carcere, proprio rinunciando al cibo".

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