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Cronaca

Tonini nuovo direttore dell'Ausl Romagna, Gnassi: "Riprendere il percorso aggregativo"

Marcello Tonini, nuovo direttore dell'Ausl unica di Romagna, incontra piena soddisfazione a Rimini. Lo indica il sindaco Andrea Gnassi che sul direttore riminese spende parole d'elogio. Tonini è di Misano ed è l'attuale direttore generale dell'Irst di Meldola

Marcello Tonini, nuovo direttore dell'Ausl unica di Romagna, incontra piena soddisfazione a Rimini. Lo indica il sindaco Andrea Gnassi che sul direttore riminese spende parole d'elogio. Tonini è di Misano, ha 57 anni ed è l’attuale direttore generale dell’Irst-Irccs di Meldola. Per dieci anni è stato direttore generale dell’Ausl di Rimini. Dice Gnassi: ““La nomina di Marcello Tonini a direttore generale dell’Ausl Romagna va accolta con estrema soddisfazione da parte del territorio riminese. E non tanto e non solo per una mera questione di orgoglio territoriale (Tonini è misanese e per anni è stato direttore dell’ASL Rimini) ma soprattutto perché la sua esperienza sul campo; la sua conoscenza dei problemi, delle opportunità, delle persone; le sue capacità garantiscono finalmente al grande processo di riorganizzazione dei servizi sanitari chiamato Ausl Romagna di spiccare il volo a beneficio di tutte le comunità coinvolte”.
 

Sempre Gnassi: “Non è un peccato mortale affermare che sinora, anche per ragioni legittimamente correlate alla novità del percorso di area vasta, siano rimasti in secondo piano alcuni obiettivi l’intero processo aggregativo. E’ un errore confondere le potenzialità concrete di una rigenerazione di servizi primari al cittadino con una logica prevalentemente verticistica. Il tema fondativo e strategico più efficace è una migliore prestazione sanitaria in un’area territoriale circoscritta e raggiungibile facilmente e rapidamente. Sapere di potere contare sul miglior cardiologo, sul miglior ortopedico, sul miglior specialista medico, in un raggio massimo di 40 chilometri da casa è la risposta a una crisi che sottrae risorse alla sanità italiana. Se non si riorganizza, se non si aggrega, se non investe in reti e in tecnologie, accadrà questo: se ho un problema, il miglior medico e la migliore prestazione sanitaria magari me la devo cercare su internet fuori Regione e attivarla solo se ho soldi per permettermela. In altre parole, si tratta di affermare l’integrazione e l’unione territoriale piuttosto che una chiusura nell’autonomia dei singoli campanili, impossibile finanziariamente da mantenere e non adatta a assicurare il miglior servizio al cittadino”.
 

Ed ancora: “Questo è lo spirito e il progetto su cui nasce l’Ausl Romagna e che da oggi deve rafforzarsi e ripartire. Ci saranno sacrifici da fare e duro lavoro ma definendo obiettivi chiari e chiamando tutte le componenti a condividerli (medici, operatori della sanità, istituzioni, parti sociali), la scommessa più importante sulla sanità oggi in Italia potrà essere vinta non da un territorio ma da tutti i cittadini. E’ oggettivo che non si tratti solo di questioni di ‘governance’: il vero cambiamento è portare a compimento il cambiamento.
 

La nomina di Tonini, che conosce benissimo problemi e dinamiche anche specifiche dei territori di Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna, riporta la riorganizzazione al suo spirito originario ed è la premessa su cui costruire un percorso comune e condiviso. La Romagna unita sui servizi primari si rimette in gioco anche con questa indicazione, in una relazione virtuosa con Bologna che coglie le specificità territoriali”.

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