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Cronaca Riccione

Avviata la posa delle 10 reef ball sul fondale marino di Riccione

Disposte in due file parallele, diventeranno rifugio per la fauna marina andando a favorire il processo di ripopolamento delle acque in prossima della riva

Alle 8 di mercoledì mattina ha preso avvio e si è conclusa l’ operazione di posa dei reef ball nel tratto di mare antistante l’ex colonia Bertazzoni. Con all’ausilio dei sommozzatori dell’associazione Blennius e il supporto logistico della Capitaneria di Porto, un’apposita draga ha predisposto il calo in acqua delle strutture. Disposte in due file parallele i 10 reef ball, in materiale calcestruzzo e del diametro di 2 metri ciascuno e alti un metro e cinquanta, sono stati collocati nei fondali ad una profondità con sommergenza di un metro e mezzo in mare aperto e di 50 centimetri a riva della barriera soffolta. Lo studio scientifico sulla dinamica idromarina verrà seguito dalla facoltà di ingegneria dell’università di Salerno mentre i dati ricavati dal monitoraggio verranno condivisi con la Regione e con Arpae Daphne.

La particolarità dell’iniziativa pilota, già sperimentata con risultati positivi in altre località marittime italiane, è che le campane che comporranno la barriera disposta in due file  sono cavi traforati che consentono il passaggio dell’acqua. E questo per due ragioni principali. Per attutire innanzitutto la pressione esercitata dalla corrente attraverso il filtro rappresentato dai fori e consentire così una maggiore inamovibilità in acqua. In secondo luogo questi blocchi diventeranno rifugio per la fauna marina andando a favorire il processo di ripopolamento delle acque in prossima della riva.

“E’ con grande soddisfazione che arriviamo alla fine un percorso intrapreso da questa Amministrazione che segna una nuova sensibilità nei confronti delle problematiche della nostra costa -afferma l’assessore al Demanio Carlo Conti – . La sperimentazione partita oggi durerà 18 mesi e  verrà monitorata costantemente perché gli effetti prodotti dai reef ball saranno di notevole importanza in una prospettiva di programmazione futura degli interventi sul nostro litorale. La possibile  formazione di un nuovo ecosistema migliorerà la qualità delle acque di transizione sottocosta creando al contempo un’oasi di biodiversità con risvolti di interesse turistico. Le operazioni sono state rese possibili solo grazie alla collaborazione di tutti gli enti e delle persone coinvolte alle quali va oggi  il nostro ringraziamento”.

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