rotate-mobile
Cronaca Riccione

Un nuovo ospite al Mulino del Gufo di Oltremare: Lunda, una femmina di avvoltoio cappuccino

Lunda è il nome che i falconieri hanno dato all’esemplare scegliendolo fra i tantissimi proposti dai fan della pagina facebook del Parco

Il Mulino del Gufo, una delle attrazioni più apprezzate dai visitatori grandi e piccini di Oltremare, conta un ospite in più: una femmina di avvoltoio cappuccino (Necrosyrtes monachus). Lunda è il nome che i falconieri hanno dato all’esemplare scegliendolo fra i tantissimi proposti dai fan della pagina facebook del Parco. Alla nascita, avvenuta pochi mese fa, pesava solo 50 grammi e ora, ha raggiunto un peso di 1.600 grammi.

Allevata dalla schiusa dell’uovo dai falconieri di Oltremare, è molto socievole e non di rado si avvicina curiosa tra i visitatori. Ha un’apertura alare di circa due metri ed è diventata un’abilissima volatrice. Da pochi giorni Lunda partecipa attivamente alle dimostrazioni di volo in programma nel Parco, insieme ai genitori Brutus e Viki e ai fratelli maggiori Isabel e Kimbo, entrambi nati al Parco, il primo nel 2011 e il secondo lo scorso anno.

Il Mulino del Gufo, rifugio di rapaci notturni e diurni di Oltremare - Realizzato sui modelli dei tipici mulini ottocenteschi dell’area del delta del fiume Po, il Mulino del Gufo rappresenta il rifugio dei Rapaci diurni e notturni ospiti del Parco Oltremare. Le voliere al suo interno ospitano 60 esemplari di diverse specie di rapaci, da quelli notturni come gufi reali, gufi delle nevi, barbagianni, a quelli diurni quali aquile delle steppe, aquile di mare europee, l’aquila pescatrice africana, falchi pellegrini, lanari, sacri, gheppi, poiane di Harris, poiane comuni, avvoltoi dal berretto ed avvoltoi testabianca. Tutti i cosiddetti “uccelli da preda” sono nati in ambiente controllato e sono quotidianamente seguiti dalle attente cure di esperti falconieri.

Dal Mulino del gufo, due volte al giorno,  ha inizio l’emozionante “Volo dei Rapaci” con dimostrazioni di volo e di caccia in cui i Rapaci sfrecciano liberi sulle teste e davanti agli occhi di meravigliati visitatori grandi e piccini La Falconeria, ovvero l’arte della caccia con il falco, nel 2010 è stata riconosciuta dall’Unesco patrimonio culturale immateriale dell'umanità. È un’arte antichissima. Le prime testimonianze risalgono al 3000 a.C. e provengono da un’area dell’Asia Centrale compresa tra Cina e Mongolia. Giunta  in Europa attraverso la via della seta, raggiunge il suo massimo splendore nel Medioevo grazie anche a Federico II di Svevia, Imperatore del Sacro Romano Impero (1194 – 1250) e massimo esponente della falconeria italiana.

Oggi la Falconeria non è più prerogativa di una determinata classe sociale. Come ci insegnano i Maestri Falconieri di Oltremare, l'unica cosa richiesta è il rispetto dell'animale e un’accurata conoscenza delle sue esigenze, nonché una profonda passione. L’essenza dell’addestramento risiede nell’avvicinamento tra uomo e rapace per cui si basa su fiducia e amicizia. Tutto questo viene trasmesso nel programma speciale “Falconiere che passione”  che si propone non solo di trasferire le forti emozioni che si provano stando vicino ai rapaci, tenendoli “al pugno”, o vedendoli sfrecciare in cielo, ma di fornire nozioni teoriche e pratiche utili per un primo approccio con questi maestosi e regali animali.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Un nuovo ospite al Mulino del Gufo di Oltremare: Lunda, una femmina di avvoltoio cappuccino

RiminiToday è in caricamento