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Martedì, 3 Ottobre 2023
Cronaca San Clemente

La sua azienda verso il fallimento, imprenditore si toglie la vita. Una raccolta fondi in suo onore

Dietro al tragico gesto costi insostenibili di bollette e materie prime. Il genero avvia la raccolta fondi: "La famiglia, nonostante la tragedia, sarà costretta a sostenere le ingenti spese del fallimento"

Un gesto disperato. Di una persona che lottava per la propria azienda, che non voleva vederla chiudere per sempre. Ma avrebbe dovuto farlo, per via delle spese delle materie prime diventate insostenibili e anche i costi delle bollette. Così Claudio Fiori, imprenditore riminese, non ha retto il peso e se ne è andato proprio tra le mura della sua azienda dopo aver bevuto acido muriatico. La Sce elettronica, con sede a San Clemente, si occupava di realizzare quadri elettrici e impiantistica per locali pubblici.

Ora la sua famiglia ha avviato una raccolta fondi. Che si può trovare sul portale “Gofundme”. A ideare la raccolta Michele Baldacci, genero di Claudio Fiori. Parole strazianti, ma di grande umanità: “Ciao, mi chiamo Michele ed ho iniziato questa raccolta fondi per sostenere la famiglia di Claudio Fiori. Imprenditore riminese che non ha retto il peso del fallimento della sua azienda e si è tolto la vita a soli 59 anni. Claudio lascia una moglie, due figlie e una nipotina di soli 3 mesi. La famiglia, nonostante la tragedia, sarà costretta a sostenere le ingenti spese del fallimento che seguirà questa tragica vicenda”.

Attraverso la piattaforma, che prevede la raccolta di 10 mila euro, hanno in poche ore già risposto 34 persone con altrettante donazioni. E immediate anche le parole di sostegno. “Per aiutare e stare vicino alla sua famiglia”, scrivono i primi donatori. L’obiettivo è quello di tenere vivo il ricordo di Claudio Fiori, che fino all’ultimo ha cercato di salvare la sua azienda e garantire un lavoro ai suoi dipendenti.

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