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Cronaca

Azioni contro la criminalità organizzata: giovedì consiglio comunale a Rimini

"La seduta è l’inizio di un percorso, che certo non esclude, ma anzi auspica ulteriori occasioni di confronto e di lavoro congiunto, anche con le parti politiche", afferma Donatella Turci

Il Consiglio Comunale aperto sulla “Promozione della legalità e azioni di contrasto alla criminalità organizzata” previsto per giovedì si propone come un confronto cittadino su un tema estremamente delicato, quale la presenza delle mafie al nord. "Il Consiglio Comunale, come peraltro è sempre avvenuto, è stato costruito progressivamente in sede di Conferenza dei capigruppo, quindi con ampia discussione riguardo ai soggetti da invitare e agli interventi da svolgersi prima del dibattito consiliare", afferma il presidente del Consiglio Comunale, Donatella Turci.

"Si è scelto in maniera condivisa di privilegiare la dimensione locale del fenomeno, concentrandoci sulle peculiarità del tessuto economico riminese, con particolare attenzione al settore turistico - continua Turci -. Si è quindi deciso di dare spazio alle autorità e alle parti sociali del nostro territorio, per quanto riguarda la possibilità di intervento in aula. Questa scelta è stata confermata nel corso dell’ultima conferenza dei Capigruppo di giovedì scorso, conferenza alla quale era presente anche il capogruppo del Movimento Cinque Stelle Luigi Camporesi".

"Confidiamo possa essere seguito anche dalla cittadinanza, sono stati invitati a intervenire il Prefetto, il presidente della Provincia di Rimini, il Presidente del Tribunale, il Procuratore Capo di Rimini, i rappresentanti della Camera di Commercio, dell’Associazione Albergatori, dei Notai, dei Commercialisti, una delle associazioni antimafia attive sul territorio, che interverrà a nome di tutti i soggetti associativi impegnati su questo importante fronte, e infine il dott. Daniele Paci, sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Palermo", auspica Turci.

"Sono invece stati invitati solo in veste di auditori, e senza dunque prevedere un contributo, tutti i parlamentari locali e i consiglieri regionali, oltre ai rappresentanti delle varie associazioni di categoria, sindacati, forze dell’ordine, ordini professionali e associazioni di volontariato - conclude -. Ribadiamo quindi la scelta necessaria di dare voce prima agli attori sociali ed economici del territorio: la seduta è l’inizio di un percorso, che certo non esclude, ma anzi auspica ulteriori occasioni di confronto e di lavoro congiunto, anche con le parti politiche.

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