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Cronaca Riccione

Baby gang e rapine estive, tre minori nei guai: con un'app falsificavano i documenti

Grazie alla visione degli impianti di videosorveglianza, gli investigatori sono riusciti a ricostruire tutti i movimenti del gruppo e a identificare i tre complici

Prosegue incessante l’attività dei Carabinieri di Riccione finalizzata a dare un nome agli autori dei numerosi episodi di rapine messe a segno nelle vie del centro dalle bande di giovanissimi. Proprio al termine di una complessa attività investigativa, i militari hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria per i minorenni di Bologna tre adolescenti lombardi, due ragazzi e una ragazza, che lo scorso 16 agosto avevano messo a segno una rapina di una collana ai danni di una turista 21enne di Novara.

In particolare, quella sera la giovane turista aveva avvicinato i Carabinieri in viale D’Annunzio, nei pressi del porto canale, raccontando di essere stata poco prima accerchiata e malmenata da un gruppo di ragazze e ragazzi, poi dileguatisi con la sua collanina d’oro. Ricevuta una descrizione dei componenti del gruppo, i militari si erano messi subito alla ricerca dei malviventi, riuscendo poco dopo a rintracciare e bloccare colei che materialmente aveva commesso lo “strappo”, almeno stando al riconoscimento effettuato dalla vittima. A finire in manette era stata una 17enne nata a Varese, condotta nella mattinata successiva presso un centro di accoglienza per minori nel bolognese, su disposizione dell’Autorità giudiziaria per i minorenni di Bologna.

Grazie alla visione degli impianti di videosorveglianza, gli investigatori sono poi riusciti a ricostruire tutti i movimenti del gruppo e a identificare i tre complici, denunciando così la loro condotta alla magistratura. Nel corso delle indagini, inoltre, i Carabinieri hanno accertato che i minori, attraverso l’utilizzo di una applicazione poi rinvenuta sui loro cellulari, avevano scansionato i propri documenti di identità falsificandoli e attestando così di essere maggiorenni, potendo quindi pernottare negli alberghi della riviera senza la prevista autorizzazione di un maggiorenne accompagnatore.

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