rotate-mobile
Cronaca Riccione

Baby gang in trasferta terrorizza e rapina i turisti: negli zaini avevano gli attrezzi da scasso

I Carabinieri sono riusciti a individuare il gruppetto e a bloccarlo, nonostante qualche accennato tentativo di dileguarsi tra la gente

Nella tarda serata di sabato i Carabinieri della Sezione Operativa del N.O.R. di Riccione hanno messo fine alle scorribande di un gruppo di rapinatori professionisti, in trasferta dalla provincia di Modena. In particolare, intorno alle 23, la Centrale Operativa è stata allertata dalla chiamata di un gruppo di giovanissimi turisti bolognesi, i quali hanno raccontato di essere stati avvicinati da una banda di stranieri mentre erano intenti a passeggiare in bici sulla ciclabile del Lungomare Repubblica. Un vero blocco umano che li ha costretti a fermarsi e successivamente il terrore: tra spintoni e minacce, il gruppo di aggressori ha costretto i turisti a consegnare un cellulare e un portafogli contenente 40 euro, per poi dileguarsi nel tratto di spiaggia antistante.

Quindi i Carabinieri sono giunti immediatamente sul posto e hanno raccolto una descrizione della banda, avviando le ricerche tra le affollate vie del centro. Poco dopo, lungo viale Ceccarini, i carabinieri del N.O.R. sono riusciti a individuare il gruppetto e a bloccarlo, nonostante qualche accennato tentativo di dileguarsi tra la gente. Condotti in caserma, i militari hanno appurato che i componenti del gruppo - quattro albanesi e un serbo, di cui solo due maggiorenni e tre minori, provenienti dal modenese - avevano nei propri zaini tutto l’occorrente per mettere a segno altri colpi: infatti sono state loro sequestrate tronchesi, mazzette e altri attrezzi da scasso.

Quindi è stata eseguita nei loro confronti una perquisizione personale che ha consentito di recuperare tutta la refurtiva e di restituirla ai legittimi proprietari, nel frattempo sopraggiunti in caserma per ricostruire l’accaduto, per fortuna senza conseguenze fisiche per nessuno. Per la banda in trasferta, invece, sono scattate le manette e le Autorità Giudiziarie, rispettivamente di Rimini e quella per i minorenni di Bologna, hanno disposto il trasferimento in carcere per i due maggiorenni e l’accompagnamento coattivo in flagranza presso apposite comunità per i minori. Nei prossimi giorni si procederà alla convalida dei provvedimenti.

Le reazioni

"A nome di tutta la comunità riccionese e dell'amministrazione comunale vorrei ringraziare l'Arma dei Carabinieri, i Militari della Compagnia e del Nor di Riccione per la costante presenza sul territorio che ha consentito ieri sera di bloccare immediatamente una banda di giovanissimi rapinatori - commenta il sindaco Renata Rosi - Grazie all'impegno dei carabinieri e di tutte le Forze dell'Ordine, la nostra città è un posto sicuro dove i turisti possono vivere soggiorni di qualità, sereni e in sicurezza. Gli episodi di disturbo, come quello di sabato sera, nonostante debbano essere letti in uno spettro ampio e alla luce del gran afflusso turistico che ci sta regalando questa estate 2021 possono essere risolti solo con un'azione corale di tutta la Regione, di tutta la Romagna. Anche le motivazioni per cui si verificano certe circostante devono essere lette in una chiave ampia, come minimo regionale. I giovanissimi, tre dei quali minorenni, arrestati ieri sera provengono come luogo di residenza, ma è solo un esempio, dal Modenese. Credo a questo punto una riflessione più ampia, in Regione sia urgente e allo stesso tempo doverosa da un punto di vista umano. Perché se è pur vero che il fenomeno si manifesta in Riviera, sabato sera a Riccione ma altri episodi si sono avuti fin dall'inizio dell'estate in altre località balneari, l'origine di questo disagio giovanile ha origine nei luoghi di residenza di tanti ragazzi. E' per questo che mi sento di esortare ancora una volta la Regione Emilia Romagna che come amministrazione si è sempre detta molto sensibile alle tematiche sociali e giovanili. I rinforzi per le Forze dell'Ordine servono e servono in tempi congrui all'inizio della stagione estiva, ma le soluzioni non possono essere solo localizzate e rimandate a singoli Comuni bensì devono trovare una forma in ambito regionale soprattutto quando a finire in manette sono dei giovanissimi". 

“La Regione si è da subito tempestivamente attivata e non è vero che non ci sono stati rinforzi”, replica alla sindaca Tosi l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini. “Capisco perfettamente che in estate le località della Riviera romagnola possano trovarsi in situazioni di difficoltà sul fronte dell’ordine pubblico – sottolinea Corsini - E’ un problema che abbiamo presente e che non sottovalutiamo. Proprio per questo abbiamo più volte sollecitato Governo e Prefettura e i rinforzi a Riccione ci sono stati. Si può fare di più, ma ricordo alla sindaca che l’ordine pubblico è competenza dello Stato. Trovo ingeneroso scaricare le responsabilità sulla Regione, che per quello che è nelle sue competenze si è sempre impegnata e continuerà a impegnarsi per il bene della comunità regionale. Invito piuttosto Renata Tosi a darci una mano in un rapporto di proficua collaborazione istituzionale per chiedere ulteriori rinforzi al Governo”.

“Il fenomeno delle babygang sta degenerando, occorre capacità di reazione rapida - commenta invece Enrico Aimi, coordinatore regionale di Forza Italia Emilia-Romagna - Ringrazio il Comando Provinciale dei Carabinieri di Rimini per l’arresto degli stranieri. Più che ius soli qui è doveroso allontanarli dall’Italia: procedere con fermezza e, ove possibile, garantire l’espulsione di chi ha scambiato l’Italia per un “altrove” in cui tutto è concesso. Anche il Tribunale dei Minori di Bologna, sommerso da un ondata criminale senza precedenti, si interroghi sulla necessità di stroncare sul nascere questo fenomeno molto pericoloso che rischia di degenerare togliendo insopportabilmente al prossimo spazi di libertà".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Baby gang in trasferta terrorizza e rapina i turisti: negli zaini avevano gli attrezzi da scasso

RiminiToday è in caricamento