Baby gang, risse e rapine, Notte Rosa di fuoco per i carabinieri
In campo 200 militari dislocati in tutta la provincia di Rimini, le situazioni più critiche si sono registrate a Riccione a causa di un elevatissimo numero di ragazzini in grandissima parte di origini nordafricane
Non ci sono stati eventi clamorosi di criminalità, grazie anche al dispiegamento di forze con 200 militari dell'Arma dislocati nei punti caldi della provincia, ma è stata comunque una Notte Rosa di duro lavoro per i carabinieri che per far fronte alla massa di partecipanti all'evento hanno impiagato e Squadre di Intervento Operativo (SIO) del Reggimento Carabinieri “Emilia Romagna” e del Battaglione “Veneto” nonché, sempre dal Reggimento di Bologna, le Squadre Operative di Supporto con incarichi antiterrorismo ed unità di ordine pubblico. Le situazioni più critiche si sono registrate a Riccione a causa di un elevatissimo numero di ragazzini, arrivati da tutta l'Emilia-Romagna e dalla Lombardia, in grandissima parte di origini nordafricane che sono andati ad alimentare il fenomeno delle temute baby gang.
Nella Perla Verde a finire nei guai sono stati 4 minorenni, 2 di Bologna e 2 di Reggio Emilia, denunciati a piede libero per rapina, porto abusivo di oggetti atti ad offendere e lesioni personali. I ragazzini, intorno alle 6, sono stati bloccati in piazzale Roma mentre si rincorrevano per picchiarsi. Perquisiti, i bolognesi sono stati trovati ciascuno in possesso di un coltello a serramanico col quale poco prima avevano ferito lievemente uno dei reggiani. Secondo quanto ricostruito, a dar fuoco alle polveri sarebbe stata la reazione alla rapina di un telefono cellulare e di capi di abbigliamento che i due minori della provincia di Bologna sostenevano di avere subito da un gruppo di altri ragazzi, composto anche da altre persone al momento non identificate, cui appartenevano gli altri due giovani fermati. Sempre a Riccione i carabinieri sono intervenuti per per sedare una lite in un locale di via Torino bloccando un riccionese armato di coltello. Dovrà invece rispondere di detenzione ai fini di spaccio un albanese, fermato a Coriano, trovato in possesso di una dose di cocaina e di 18mila euro in contanti. Stessa accusa per un minorenne della provincia di Pesaro che, fermato a Cattolica dai carabinieri della Tenenza, è stato trovato in possesso di 6 grammi di hashish pronti per lo spaccio. Fermato cun un vero e proprio minimarket di droghe un italiano, sorpreso dai carabinieri in un locale del Marano a spacciare, che al momento di essere caricato sulla gazzella ha cercato di disfarsi di 15 grammi di marijuana, 15 grammi di hashish e 10 di cocaina tutti già suddivisi in dosi e pronti per lo spaccio. Per quanto riguarda i controlli stradali, 2 automobilisti sono stati denunciati per guida in stato di ebbrezza con il conseguente ritiro della patente.
A Rimini, invece, i carabinieri del Radiomobile sono intervenuti per una lite in strada all’esito della quale hanno denunciato una 25enne italiana ma di origini straniere, che in stato di forte agitazione psico-fisica aveva aggredito senza evidente motivo due turisti nonché i militari intervenuti sul posto. La donna è stata denunciata a piede libero e poi trasferita in ospedale per le cure del caso. E' andata male a un giovane magrebino che, con la tecnica dell'abbraccio, ha cercato di strappare la catenina dal collo di un ragazzo che si trovava insieme agli amici. Peccato che, la vittima e gli altri giovani, erano tutti Allievi marescialli dei Carabinieri della Scuola di Firenze che stava trascorrendo un periodo di vacanza sulla riviera romagnola e che si sono messi all'inseguimento del malvivente fino a catturarlo.
A Misano Adriatico, in fine, un minorenne del posto è stato sorpreso mentre spacciava a un coetaneo 0,3 grammi di hashish e 1 di marijuana. Perquisito è stato trovato in possesso di altri 63 grammi di marijuana e 68 di hashish già confezionati e pronti per lo spaccio. Due italiani già noti alle forze dell'ordine, di cui uno domiciliato presso la comunità di San Patrignano, sono stati arrestati rispettivamente dai carabinieri della Stazione di Coriano e della Tenenza di Cattolica poiché destinatari di provvedimenti di carcerazione per un cumulo di pene per condanne definitive con ripristino del carcere.