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Martedì, 26 Settembre 2023
Cronaca

I bagnini contro la Bolkestein scendono sulla battigia per promuovere le spiagge Made In Italy

Gli operatori balneari presentano la campagna di comunicazione con un flash mob: “Chiediamo che venga riconosciuta la nostra professionalità e la qualità del lavoro  costruito in decenni di storia della balneazione organizzata"

“Spiaggia che passione!”: è questo il nome della campagna di comunicazione che  promuove e valorizza le spiagge italiane, svelata in conferenza stampa al Bagno 62 di  Rimini. La campagna ha esordito con un grande flashmob a riva: centinaia di persone,  ospiti e operatori balneari, alle 11.00 si sono ritrovate con i piedi nell’acqua e un  cuore nelle mani, a manifestare, tra brindisi di Ferragosto e simbolici “abbracci” alla  categoria, il proprio amore per la spiaggia italiana. L’ideale catena umana partita da  Rimini si è replicata altrove, in Emilia-Romagna e nel resto d’Italia, coinvolgendo bagnanti  e imprenditori su km di costa. “Spiaggia che passione” conta su una comunicazione semplice ed incisiva, che punta ad  incrementare la consapevolezza, nell’opinione pubblica, dell’essenziale ruolo dei bagnini  nella filiera turistica italiana. Il progetto, sostenuto da Confartigianato Imprese  Demaniali e SIB Confcommercio Rimini, affonda le sue radici nella spiaggia di Rimini che  fa da capofila ad un folto gruppo di imprese italiane che da Nord a Sud dà voce a 30.000  famiglie. 

I bagnini contro la Bolkestein

Gli otto soggetti protagonisti della campagna sono veri bagnini, che, ciascuno con la  propria storia e le proprie vocazioni, rappresentano il volto del comparto balneare di  oggi – un settore composto da imprese storiche, con fortissimi legami con il territorio,  capaci di innovarsi continuamente e di lavorare con successo all’inclusività,  all’accessibilità, alla sostenibilità nelle spiagge italiane. 
I volti segnati dal tempo rappresentano le imprese longeve che con anni di esperienza  hanno saputo porre le basi e plasmare l’offerta turistica balneare italiana, gettando le  fondamenta di un modello gestionale d’eccellenza ed efficienza. Figurano volti di  bagnini e bagnine della generazione di congiunzione tra la storicità e il nuovo che avanza,  operatori che trasformano le spiagge con un occhio di riguardo all’abbattimento di  barriere architettoniche, all’inclusione e all’integrazione sociale, alle esigenze in  costante cambiamento dei turisti di oggi. Ci sono i giovani, che con energia ed entusiasmo  si prodigano per tenere la spiaggia pulita, servire gli ospiti, accoglierli con il calore tipico  dello stile italiano. C’è la famiglia, con mamma e papà bagnini che tengono in braccio,  simbolicamente, il futuro di quanto hanno costruito.

Il filo conduttore del visual è la passione, una parola che riassume la dedizione, il  sacrificio e l’impegno che quotidianamente gli operatori balneari dedicano al proprio  mestiere, il grande amore per la spiaggia e per l’accoglienza che rende le imprese luoghi  di incontro e condivisione. “Passione” include anche la profonda emotività che, in un  momento come questo, di grande incertezza per il proprio futuro, vivono migliaia di  piccole imprese a conduzione familiare.  È la passione che prende voce nel video-teaser della campagna con una giovane bagnina  di 28 anni che ha la sabbia nel suo DNA. “È da bambini che abbiamo imparato, come un  gioco, a setacciare la mattina presto la sabbia, centimetro per centimetro…” esordisce il  video. “Abbiamo imparato a leggere il mare, interpretare i venti, prevedere una  burrasca…” Quello del bagnino è un lavoro che, chi non conosce, può sottovalutare. Ed è  anche nella loro esperienza nel fare impresa, nel soddisfare il turista, nel prendersi cura  della spiaggia, che mette le radici la reputazione della destinazione balneare Italia.  

“I bagnini rappresentano tradizione, professionalità, futuro e visione del comparto  turistico, a Rimini come in tutte le località balneari” – sottolinea il Sindaco di Rimini,  Jamil Sadegholvaad, che ha presenziato alla presentazione della campagna.  “Chiediamo che venga riconosciuta la nostra professionalità e la qualità del lavoro  costruito in decenni di storia della balneazione organizzata - una storia che nasce proprio  qui, in Italia” – dichiara Mauro Vanni, presidente di Confartigianato Imprese Demaniali. “Non vogliamo privilegi, né favoritismi: chiediamo che il nostro operato, prodotto  d’eccellenza del Made In Italy, venga tutelato in virtù di un valore aggiunto che  apportiamo, con dedizione e impegno, al sistema turistico italiano”. A sentire il peso  delle perplessità e dell’insicurezza del momento non sono solo gli operatori balneari, ma  gli ospiti stessi, i residenti e i turisti abituati a servizi cuciti su misura, ad imprese a  conduzione familiare di cui quasi diventano parte, nel tempo: la spiaggia, come l’abbiamo  conosciuta finora, potrebbe lasciare il passo a servizi spersonalizzanti, industriali, lontani  anni luce dal Made in Italy.
 

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