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Cronaca

Bar e ristoranti, addio alle agevolazioni sulle tasse. "Sbagliato, si doveva tenere conto del caro energia"

Lega critica nei confronti dell'amministrazione: "Le risorse per confermare il contributo c'erano, ma sono state destinate ad altro". L'assessore Magrini: "Poche amministrazioni hanno fatto quanto Rimini"

Per le attività economiche occorreva secondo l'opposizione un altro passo di marcia. A criticare fortemente l’amministrazione di Rimini sul tema del mancato rinnovo delle agevolazioni dei canoni d’occupazione di suolo pubblico per i pubblici esercizi è la Lega. Attraverso il consigliere Matteo Zoccarato che si dice perplesso su cosa accarà anche sul tema Tari. “A dire dell'amministrazione comunale, oggi si torna alla normalità: bar e ristoranti sono state le realtà più sostenute in questi anni. Mi sfugge però un passaggio: di quale normalità stiamo parlando? Forse l’amministrazione comunale non se n’è accorta, ma sono proprio queste realtà quelle che sono state più penalizzate dalla crisi pandemica prima, e dai rincari energetici poi – spiega Zoccarato -. Molti esercizi hanno visto esplodere i costi di gestione aziendali, nonché quelli dell'approvvigionamento di materie prime. Dall’altro lato, le attività si sono trovate alle prese con la spirale inflattiva, che ha tagliato il potere d’acquisto dei loro clienti, deprimendo ancora di più il loro ciclo economico”. Conclude Zoccarato: ”Le risorse per confermare il contributo c'erano, ma sono state destinate ad altro. La potenziale possibilità di mantenere gli ampliamenti degli esercizi non basta: la giunta esca dalla sua bolla, il tessuto produttivo della nostra città non si tutela a slogan, ma con provvedimenti concreti e coraggiosi”.

La replica dell’assessore

Non si è fatta attendere la replica dell’assessore Juri Magrini che sostiene come ci saranno comunque a disposizione 1,5 milioni di euro. “Parto cercando di ricordare le diverse iniziative che abbiamo messo in pratica in quest’ultimo anno a sostegno delle attività. Partiamo dal taglio del 30% del canone di occupazione del suolo pubblico per l’occupazione esterna temporanea o permanente fino al 31 dicembre 2022, oggetto specifico dell’interrogazione del consigliere Zoccarato. Questa misura ha riguardato non solo i pubblici esercizi (bar e ristoranti), ma tutte le attività attive su tutto il territorio comunale, per un investimento complessivo a carico dell’amministrazione di 250mila euro. A questo si aggiunge il prolungamento del progetto “Rimini open space” per dare la possibilità alle attività di lavorare ampliando gratuitamente gli spazi esterni e l’introduzione dell’esenzione totale della Tari relativamente alle maggiori aree occupate, proprio nell’ambito del progetto open space”.

Sulle misure aggiunge: “Sempre nel 2022 abbiamo emesso un bando a sostegno delle imprese che più di altre hanno avuto i maggiori contraccolpi sul fatturato a causa del Covid, anche in questo caso rivolto a tutte le attività e non solo ai pubblici esercizi. Grazie a questa misura siamo riusciti a concedere contributi di 3.000 euro a fondo perduto a 150 imprese che hanno partecipato al bando.  Pochi giorni fa abbiamo inoltre pubblicato il bando Sise 2022 (ex no tax area) per incentivi rivolte alle imprese per un valore di 200mila euro, con particolare attenzione alle imprese femminili e giovanili, start-up e botteghe storiche”.

Ora, sul fronte specifico del taglio della Cosap il Comune tornerà alla situazione pre-Covid, mantenendo la possibilità di chiedere spazi di suolo pubblico aggiuntivo per la propria attività riproponendo l’esperienza di Open space. “Una scelta presa per altro dopo esserci già confrontati almeno in un paio di occasioni con le associazioni di categoria – sostiene Magrini -. Mettendo in fila le diverse azioni che abbiamo adottato negli ultimi mesi credo che poche altre amministrazioni comunali, nella provincia e non solo, abbiano fatto quanto il Comune di Rimini per dare un supporto concreto alle attività economiche”.

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