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Cronaca

Basta Plastica in mare: "Altro che isole, la soluzione migliore è dotare tutti gli edifici di pannelli solari"

Marco Zaoli, coordinatore scientifico dell’associazione ambientalista, ha calcolato che l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici del territorio riminese consentirebbe un’autonomia energetica locale

In anticipo e sintonia con la recente affermazione del presidente Stefano Bonaccini, l’opinione di Aps Basta Plastica in Mare è che la soluzione ai problemi energetici della provincia di Rimini debba poggiare principalmente sull’utilizzo del sole, attrezzando i tetti di tutti gli edifici, a qualsiasi uso deputati e in qualsiasi contesto, con pannelli fotovoltaici, secondo un principio da decenni affermato e ormai da tutti condiviso che “Locale è globale” e “Globale è locale”. Un principio che afferma la necessità di affrontare e risolvere i problemi localmente, applicando i principi dell’impronta ecologica a ogni territorio "senza cercare improbabili e dannose soluzioni delegate a soggetti che non hanno come obiettivo la sostenibilità ambientale, sociale ed economica di un territorio, ma che perseguono finalità di tipo industriale e di, seppur lecito, profitto", spiega l'associazione.

"La soluzione che noi proponiamo è quella di realizzare una o più Comunità energetiche locali - dice Basta Plastica in Mare -, capaci di generare una programmazione virtuosa, meglio se promossa dagli enti locali che, con ruolo di garanzia sul bene comune, sappiano mettere al centro politiche di autoproduzione e autoconsumo energetico; a partire dalla realizzazione di tetti fotovoltaici sugli edifici pubblici in rete con le attività produttive e gli edifici privati. Utilizzando il già consumato, non il mare coi pannelli solari galleggianti o i campi da coltivare", sostiene Basta Plastica in Mare.

Marco Zaoli, coordinatore scientifico dell’associazione ambientalista, ha calcolato che l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici del territorio riminese consentirebbe largamente un’autonomia energetica locale. E attualizzando a marzo 2022 aggiunge anche che: “Adesso il recepimento della Direttiva Eu Red 2 (Renewable Energy Directive) individua regole e percorsi capaci di attuare pratiche virtuose nell’utilizzo di risorse rinnovabili, alla base del futuro energetico della Ue. Col Gestore Servizi Energetici nazionale che affianca enti locali, imprese, comunità di autoconsumo locale di energia, con adeguati contributi economici, quando le finalità siano sostenere progetti di sviluppo da fonti rinnovabili ed efficienza energetica".

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