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Cronaca

Una bimba si presenta dalla direttrice delle Poste: "Mi può dare il Cap di Babbo Natale al Polo Nord?"

“Durante il periodo natalizio – racconta la direttrice Cecchini - capita spesso che bambini, accompagnati da genitori o nonni, vengano in Ufficio Postale per spedire la letterina a Babbo Natale"

Nelle ultime settimane sono state intercettate dagli addetti al recapito dei tre Centri di Smistamento di Rimini, dagli Operatori di Sportello e Direttori dei 64 Uffici Postali o anche imbucate nelle 281 cassette rosse di impostazione della provincia di Rimini centinaia di letterine con un unico indirizzo: il Polo Nord e nello specifico a Babbo Natale. Poste Italiane, da anni intercetta e dà spazio a questa tradizione, utile a tramandare il valore della scrittura, ormai sempre meno utilizzata, accogliendo nei propri uffici i bambini che decidono di affidare le loro lettere direttamente nelle mani di Operatori di Sportello o addirittura, qualcuno chiede di affidarla direttamente al Direttore… ritenendola una figura che possa avere un contatto diretto con il famoso destinatario.

A rappresentare la categoria di queste preziose figure, viste come tramite con il Polo Nord, è la direttrice dell’ufficio Postale di Ospedaletto, Cristina Cecchini, che proprio nei giorni scorsi ha ricevuto direttamente nelle sue mani le letterine di due bambine che hanno affidato a lei le missive con i loro desideri, lettere che raggiungeranno sicuramente il destinatario.

“Durante il periodo natalizio – ci racconta la direttrice Cecchini -  capita spesso che bambini accompagnati da genitori o nonni, vengano in Ufficio Postale per spedire la letterina a Babbo Natale. La domanda più frequente è se babbo Natale ritira personalmente le lettere o manda un Elfo. Simpatica è stata Miranda, 6 anni, che ha chiesto il cap esatto del Polo Nord ma ancor più strabiliante è stato il fatto che conosceva esattamente cosa fosse il cap “me lo ha spiegato la nonna” ci ha risposto”.

All’interno le letterine hanno tutte la stessa magia tante richieste sono molto simili, i bimbi raccontano di essere stati buoni, qualcuno ammette qualche marachella e un po' tutti chiedono vari giocatoli tradizionali o attuali in base al personaggio di moda del momento. Ma alcune mostrano anche un’attenzione ai temi attuali. Se fino all’all’anno scorso la loro principale preoccupazione e il loro pensiero era rivolto alla pandemia, quest’anno si mostrano preoccupati per la guerra in Ucraina, a dimostrazione dei sentimenti che percepiscono anche se si cerca di tenerli lontani dai problemi.

Tra le tante letterine in alcune si percepisce il desiderio di aiutare i bambini che hanno meno possibilità nell’avere giocatoli ma anche cibo, fanno un elenco dei loro giochi ma sono pronti a privarsi di qualcosa per dare possibilità a bambini meno fortunati.

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