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Cronaca

Bonaccini al taglio del nastro del Part: "Negli ultimi cinque anni triplicati i fondi per la cultura"

"Crediamo che la bellezza e l'arte ci salveranno e continueremo a investire, a maggior ragione di fronte alla pandemia con la quale stiamo convivendo"

L'ha definito un 'caso scuola', che potrà essere d'esempio. Con queste parole il presidente della regione Stefano Bonaccini ha condiviso il suo orgoglio per l'inaugurazione del Part di Rimini, il nuovo sito museale che riunisce in un progetto unico la riqualificazione di due edifici storici nel centro della città e la collocazione permanente della raccolta di opera d’arte contemporanea donate da artisti, collezionisti e galleristi alla Fondazione San Patrignano.

“Voglio ringraziare il Comune, i curatori e la Fondazione San Patrignano per questo progetto- ha commentato il presidente Bonaccini-. È un nuovo tassello del profondo cambiamento che ha attraversato Rimini in questi anni e si inserisce idealmente nelle celebrazioni del centenario della nascita di Federico Fellini. Rimini non è solo una delle capitali europee dell'ospitalità, ma una città moderna, bella, che rispetta l'ambiente ed è a misura di persona”. “Ogni progetto culturale- ha aggiunto - non è solo un valore aggiunto per la comunità nella quale si inserisce, ma anche un investimento che crea occupazione e opportunità di impresa. Come Regione abbiamo triplicato i fondi in cultura e continueremo su questa strada, a maggior ragione di fronte alla pandemia con la quale stiamo convivendo”.

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L'inaugurazione del Part: il progetto e le foto

Il progetto e il restauro

All’interno del Part trova casa la Collezione della Fondazione San Patrignano, una raccolta con opere, fra gli altri, di Mario Airò, Vanessa Beecroft, Domenico Bianchi, Alessandro Busci, Maurizio Cannavacciuolo, Sandro Chia, Enzo Cucchi, Paul McCarthy, Igor Mitoraj Julian Schnabel, Ettore Spalletti, Mimmo Paladino, Michelangelo Pistoletto e molti altri artisti.

Il pubblico avrà accesso al piano terra, primo piano e scalone monumentale di Palazzo dell’Arengo e alle sale del piano terra di Palazzo del Podestà. Il restauro e il riadeguamento funzionale degli edifici ha richiesto un costo di 3,2 milioni di euro, cui si aggiungeranno successivamente 1,5 milioni di euro del Piano strategico Grandi Progetti Culturali del Mibact (Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo), articolato nel triennio 2020-21-22, determinati col via libera dalla Conferenza delle Regioni, per il completamento dell’opera.

Letizia Moratti svela la collezione e il filo rosso che lega le opere

La progettazione dell’intervento si è rivolta anche al relativo giardino, estendendo l’intervento nel quadrante del centro storico della città, ora in fase di riqualificazione e valorizzazione. L’obiettivo è far sì che il Part diventi parte integrante del sistema dei Musei di Rimini, integrandosi nello spazio museale condiviso con il Museo Fellini.

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