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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Bonaccini: "Ondata di contagi ma grazie ai vaccini un quarto dei decessi e un terzo dei ricoverati"

Il presidente dell'Emilia-Romagna spiega come la situazione attuale "è impegnativa per il sistema sanitario regionale" e chiede risorse per "una sanità pubblica sempre più forte"

"Per fortuna ci sono tanti vaccinati, quindi abbiamo un quarto dei decessi e un terzo dei ricoverati, il vaccino da solo non risolve ma è lo strumento migliore per proteggerci". Lo ha detto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, in un'intervista di attualità a Rai 3.  L'attuale ondata della pandemia "è impegnativa - per il sistema sanitario regionale - il numero così impetuoso di contagiati porta a una percentuale di ricoverati non banale", considerando che in terapia intensiva il 70% non è vaccinato. E poi gli auguri agli emiliano-romagnoli: "La nostra gente nei momenti di dramma si lamenta poco e si rimbocca le maniche, mi auguro che nel 2022 sconfiggeremo davvero pandemia, ci sia la crescita economica che è reale e fattiva e si possa tornare a sorridere". Bonaccini è anche tra i "grandi elettori" chiamati a votare per il nuovo presidente della Repubblica: "Dopo questo settennato impeccabile, mi aspetto una figura che rappresenti gli italiani e che le forze politiche trovino il massimo accordo possibile".  Nonostante il "lavoro encomiabile" degli operatori e i dirigenti sanitari "c'è bisogno di una sanità pubblica sempre più forte, per questo abbiamo chiesto al governo di poter assumere più di quello che facciamo e di mettere ulteriori risorse perchè qui crediamo che un povero come un ricco debba avere le stesse opportunità di cura. Abbiamo già la certezza di due miliardi di eur, ma cresceranno, In Regione abbiamo approvato il bilancio triennale triennale che prevede 17mld di investimento nei prossimi tre anni". 

A chiedere che a fronte dell’incremento del fondo sanitario nazionale previsto dalla legge di bilancio 2022 il Governo preveda la copertura delle spese straordinarie necessarie ad affrontare il covid che saranno sostenute dalle Regioni fino alla fine dell’emergenza, in un appello congiunto, sono la Regione, nella persona dell’assessore regionale alle Politiche per la salute Raffaele Donini, insieme ai segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil: Luigi Giove, segretario generale Cgil Emilia-Romagna, Filippo Pieri, segretario regionale Cisl Emilia-Romagna, Giuliano Zignani, segretario generale Uil Emilia-Romagna.

“Questa situazione è insostenibile per il nostro sistema sanitario regionale e per quello di altre regioni- sostengono Donini, Giove, Pieri e Zignani-. Non vogliamo che il mancato finanziamento si scarichi sui cittadini o su lavoratrici e lavoratori della sanità a cui in questi anni è già stato chiesto un impegno pesantissimo che va valorizzato in modo stabile. Non siamo disponibili a rinunciare ad un modello di sanità fondato sulla centralità del ruolo pubblico, la presenza capillare sul territorio, la quantità e qualità del servizio”.

“In questi due anni abbiamo compreso che la salute pubblica è premessa all'esercizio di altri diritti costituzionali- proseguono l’assessore e i segretari di Cgil, Cisl e Uili-: il diritto al lavoro, il diritto allo studio, il diritto alla socialità, solo per fare alcuni esempi. Per queste ragioni facciamo appello al Ministro della Salute, al Governo, al Parlamento affinché vengano stanziate le risorse necessarie ad affrontare una emergenza ben lungi dall'essere risolta”.

“È necessario mettere le regioni nella condizione di poter svolgere fino in fondo il proprio ruolo anche attraverso il sostegno e la valorizzazione delle relazioni sindacali- concludono-. Riteniamo infine che sarebbe importante che su questo obiettivo sì manifesti la più ampia convergenza tra istituzioni, associazione di rappresentanza, forze politiche”.

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