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Cronaca Bellaria-Igea Marina

Una Borgata che danza a ritmo di tango e violino, alla 31esima edizione 4 mila presenze

Altro momento molto apprezzato è stato quello enogastronomico: l’immancabile “Borgosteria” ha riaperto le storiche osterie “Da Guiròin” e “Da Magnùl”

Si è conclusa con successo la 31esima edizione della Borgata che Danza a Bellaria Igea Marina: tre giorni di balli, canti, esibizioni, incontri culturali e cibi della tradizione emiliano romagnola all’interno dello storico nucleo cittadino della Borgata Vecchia. Lungo le vie Ionio e Romea, da venerdì 26 a domenica 28 maggio, sei punti spettacolo hanno animato la Festa creando un forte momento di socializzazione nella vita del paese e chiamando a confronto diverse realtà musicali e coreutiche. La Nazione ospite 2023 è stata l’Argentina attraverso i campioni di tango escenario che si sono esibiti in apertura del Festival, durante il quale Barbara Cicero, incaricata dal Ministro della Cultura del governo di Buenos Aires, ha presentato il Campionato europeo di tango che si terrà a fine giugno a Bellaria Igea Marina; i ballerini di tango hanno affascinato il pubblico con le loro performance,  il venerdì ed il sabato sera sul palco di via Romea.

Altro momento molto apprezzato è stato quello enogastronomico: l’immancabile “Borgosteria” ha riaperto le storiche osterie “Da Guiròin” e “Da Magnùl”, gestite attraverso stand del Comitato Borgata Vecchia e Fondazione Verdeblu – Pro Loco di Bellaria Igea Marina. Sono stati serviti 250 chili di pesce fritto; 80 chili di seppia e piselli; 800 piadine con prevalenza di quelle con sardoncini marinati, 75 chili patatine fritte oltre a 150 porzioni di strozzapreti al pesce e 100 di lasagne con pesto e gamberi accompagnati da bibite e vini a profusione.

Importante presenza, sabato 27 maggio, anche da parte dell’Avis, presenti in loco per dare informazioni sui vantaggi della donazione di sangue. Inoltre a livello di beneficenza, durante il corso dell’evento, sono stati raccolti fondi da destinarsi alle famiglie alluvionate a dimostrazione dello spirito tipicamente romagnolo capace di unirsi in un aiuto solidale anche durante momenti di intrattenimento.  

Grande soddisfazione arriva anche dal Sindaco Filippo Giorgetti: "Un’edizione della Borgata che Danza molto intensa, partecipata e animata da una grande voglia di stare insieme e di ritrovare la musica e tradizione della nostra gente e della nostra Romagna all’interno di un contest ricco di elementi di tradizione ma anche di innovazione generazionale".  Chiosa il primo cittadino: "Numerosi anche i giovani che hanno partecipato all’evento insieme agli ospiti storici: insieme hanno rappresentato la chiave del successo del Festival. Un ringraziamento speciale va ai direttori artistici, Gualtiero Gori ed Ilaria Mazzotti dell’Accademia InArte oltre alla preziosa collaborazione delle realtà associative come il Comitato Borgata Vecchia, Pro Loco di Bellaria Igea Marina e Fondazione Verdeblu. Ciò evidenzia come Bellaria Igea Marina sia una città capace di fare rete e squadra per raggiungere ottimi risultati e successi".

"La partecipazione di Fondazione Verdeblu - spiega il presidente Paolo Borghesi - ha di fatto portato una virata  nell’aspetto propositivo e di comunicazione della festa.  Inserendo qualche elemento commerciale senza ovviamente intaccare il patrimonio storico e culturale creatosi negli anni, che ci differenzia dalle classiche feste di Liscio, permette un’espansione di partecipativa.  Il potenziale della Borgata che Danza è forte e con grandi margini di sviluppo, tanto da far diventare anche un prodotto turistico la nostra cultura; e non da meno la bella armonia creatasi tra tutti coloro che hanno lavorato, vero successo di questa tre giorni".

Oltre all’intrattenimento, all’interno del Festival si è inserito un momento particolarmente sentito dalla cittadinanza tutta: il Premio violinistico “Mario Venturelli” giunto alla sua seconda edizione. Nella serata inaugurale, venerdì 26 maggio, la famiglia dello storico violinista bellariese, ricordato sul Palco di via Romea per la sua passione, abilità violinistica e viva presenza durante gli eventi musicali della città, ha consegnato il premio alla giovane violinista dell’Accademia InArte di Forlì Federica Ciani.

"Il progetto artistico del Fesival, quest’anno particolarmente ricco di differenti linguaggi musicali - spiega Gualtiero Gori, ideatore e co-direttore artistico della Borgata che Danza - persegue l’ambizioso obiettivo di far riscoprire agli emiliani e ai romagnoli il giacimento culturale di beni immateriali rappresentato dalle musiche composte, suonate, e ballate dalle generazioni precedenti. Musiche che sono ricche di modi espressivi, simboli e concezioni, compresa una certa forma e un certo pensiero del ballo, come fatto culturale. Ancora una volta, con questa manifestazione, lavorando in sinergia ci siamo riusciti, riunendo e mettendo in dialogo fra loro i gruppi più rappresentativi, offrendo, coi laboratori di Placida Staro e Ricardo Tomba, Thomas Bertuccioli, le necessarie  chiavi di lettura di queste antiche musiche, per ritrovare il piacere di ballarle".

Conclude la co-direttrice artistica Ilaria Mazzotti: "Un successo sia in termini artistici che in termini di affluenza di pubblico. Durante il corso del Festival si è percepita la grande voglia di stare insieme e celebrare la Romagna. Proprio in questi momenti particolarmente impegnativi per il nostro entroterra, emerge la necessità di unirsi a una sol voce, riconoscendosi in una comune identità che rafforza le caratteristiche dei romagnoli: duro lavoro, temperamento gioviale e accogliente, capacità di darsi una grande energia attraverso gesti semplici e autentici come ballare un semplice valzer o cantare un canto antico".
 

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