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Cronaca Torriana

Caccia al cinghiale all'oasi di Torriana Montebello, il comitato chiede un confronto con la Regione

Il giorno precedente all'apertura della caccia una delegazione del Comitato è stata ricevuta dal presidente della Provincia Santi

Il 23 ottobre, dopo quasi trent’anni, si è aperta la caccia anche al cinghiale nel territorio non più protetto dall’Oasi di Torriana Montebello. "Non abbiamo visto nessuna squadra di cacciatori all’opera ma siamo stati colti da un sentimento di tristezza nel vedere che tutto è stato predisposto allo scopo - affermano dal Comitato per l’Oasi di Torriana Montebello Riccardo Santolini, Giancarlo Zoffoli e Nicoletta Ventimiglia -. Lungo la sinistra del sentiero di crinale sono comparsi vistosi cartelli arancioni con la dicitura “A.T.C. Rimini 1” che consente di cacciare nel magnifico ambiente naturale caratterizzato da monte Matto, monte Leta e su tutto il versante del Marecchia. Alla destra del sentiero sono comparsi i nuovi cartelli gialli con la dicitura “oasi di protezione” ridotta a un fazzoletto di terreno con vista panoramica sulle discariche del rio Morsano".

Il giorno precedente all'apertura della caccia una delegazione del Comitato è stata ricevuta dal presidente della Provincia Rienzo Santi, che ha ascoltato le ragioni contrarie alla riduzione dell’oasi e ha assunto l’impegno di farsi promotore di un approfondimento con la Regione, sentiti i sindaci dei comuni interessati. "Si tratta di una apertura che il comitato ha accolto con soddisfazione e la speranza che possa dare esiti positivi - affermano Santolini, Zoffoli e Ventimiglia -. L’incontro è anche stata l’occasione per un confronto con la struttura tecnica regionale che ha confermato tutti i dubbi sulle motivazioni tecnico-scientifiche del provvedimento. Tutto parte dalla giusta necessità di controllare la popolazione di cinghiali che utilizzerebbe l’oasi come area rifugio quando fuori si caccia per poi uscire dai confini e produrre danni e pericoli in particolare per gli orti dell’abitato di Pietracuta".

Dal comitato chiedono di essere ricevuti dall’Assessore regionale di competenza Simona Caselli, per "riaprire il confronto sull’oasi di Torriana Montebello con i tempi e gli approfondimenti tecnici necessari per una soluzione condivisa". Viene inoltre chiesto di "adottare un provvedimento urgente di chiusura temporanea della caccia per non disturbare l’equilibrio raggiunto in questi trent’anni con particolare riferimento alle specie che, anche a causa della crisi climatica, anticipano spesso il periodo riproduttivo e iniziano il corteggiamento già a dicembre". Infine "avviare una incisiva azione di controllo della popolazione dei cinghiali con tutti i mezzi idonei (es. chiusini), cercando di dirottare temporaneamente personale, finalizzandolo a queste azioni data la peculiarità di questo territorio di elevata importanza faunistica".

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